< Vita di Esopo Frigio
Questo testo è stato riletto e controllato.
Anonimo - Vita di Esopo Frigio (Antichità)
Traduzione dal greco di Giulio Landi (1545)
Capitolo LXVIII
Capitolo LXVII Capitolo LXIX

C A P I T O L O   LXVIII.

NOn altrimenti avverrà a voi, o Delfici, perchè facendomi voi ingiustamente, ed a tradimento morire, verranno uomini, che onorevolmente faranno le mie vendette; perciocchè non è dubbio, che il Re di Babilonia, e tutta la Grecia, come avranno inteso il tradimento da voi fattomi; tutti contro di voi movendosi, faranno, che pagherete lor la pena, con molto vostro danno dell’indegna, ed ingiusta morte mia. Nè per cotal esempio gli assassini Delfici dalla iniqua lor deliberazione si rimossero, anzi con molti strazj lo traevano alla morte, Esopo nel voltare un cantone, si fuggì in un picciol Tempio di Apollo, molto poco frequentato; ma non gli valse, perciocchè d’indi così lo struscinarono fuori, come sogliono gli affamati Lupi strascinare dalle mandre gli innocenti agnelli. Essi dunque pieni d’ira e di crudeltà lo traevano a precipitare da un altissimo, e spaventevole precipizio, e mentre là lui conducevano, diceva.


Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.