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LII.


Viva l’Augusto Carlo. Oppressa e vinta
     Cadde Belgrado, e già la Croce adora?
     Bacia l’auree catene, ond’oggi è avvinta,
     E del nuovo Signor se stessa onora.
5Ma questo è poco. Alle difese accinta
     Tutt’i suoi Regni spopolò l’Aurora:
     E già fugata e prigioniera, e spinta
     Fu la grand’Oste: e questo è poco ancora.
Io del destino apro i volumi, e leggo,
     10Che del barbaro Impero è già maturo
     L’ultimo eccidio che nel Ciel si trama.
Poi volgo il guardo in ver Bizanzio, e veggo
     L’ombra di Costantino alta sul muro,
     Che il successor dell’Austria aspetta e chiama.

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