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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Ferdinando Manotti


I1


Volea ’l Divino eterno Agricoltore
     Piantare un Orto, ma con altra idea
     Da quella, ove il gran varco aperto avea
     La colpa d’Eva all’angue ingannatore:
5Quando vide da lungi il traditore,
     Che fiori, e fonti di venen spargea,
     E ’l tossico crudele ognor bevea
     L’uom, che cadèo dall’immortale onore.
Pietà lo punse, e in faccia al suo nemico
     10Fondò per l’Uomo in cima a un alto monte
     Con la sorgente un più bell’Orto aprico.
Poi di sua man così vi scrisse in fronte;
     Per eterno dolor dell’angue antico
     È chiuso l’Orto, e sigillato il Fonte.

  1. Per l’immaculata Concezion di Maria.

Note

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