Godo

Godo è un centro della Pianura romagnola in territorio ravennate, frazione del comune di Russi in Emilia-Romagna.

Da sapere

Cenni storici

Probabilmente ex-accampamento di varie truppe visigote, da cui prenderà infatti il nome. Fondato durante le incursioni dei visigoti ai danni dell'Impero romano d'Occidente.

Come orientarsi


Come arrivare

In auto

  • Da Nord (Bologna) prendere l'autostrada Adriatica A14 direzione Ancona, seguire la direzione Ravenna, uscire al casello di Lugo - Cotignola, proseguire per la SP 31 in direzione di Cotignola, raggiungere la statale SS 302, seguire le indicazioni per Russi, da qui per Godo.
  • Da Sud (Ancona) dall'autostrada Adriatica A14 direzione Bologna, uscire al casello di Forlì, a Forlì prendere la SS 67 in direzione di Ravenna, proseguire seguendo indicazioni per Russi e poi per Godo.
  • Da Ravenna percorrere la SS 253 in direzione di San Michele, Godo.

In treno

  • 1 Stazione ferroviaria, Viale Baracca 17. Godo ha fermata ferroviaria propria sulle linee Castelbolognese-Ravenna e Faenza-Ravenna.


Come spostarsi


Cosa vedere

  • 1 Pieve di Santo Stefano in Tegurio. La pieve di Santo Stefano in Tegurio rientra nel numero delle chiese fatte costruire dall’imperatrice Galla Placidia, che visse a Ravenna tra il 425 e il 450.
    Menzionata per la prima volta nell’atto di donazione alla diocesi di Ravenna nel 963, la chiesa ha subìto diversi rimaneggiamenti. Il primo restauro ne cambiò radicalmente l’aspetto, trasformandola in un edificio di stile barocco. :L’ampliamento del coro comportò la demolizione dell’abside. Si procedette poi ad allungare la chiesa di nove metri.
    Nel 1823 si restaurò in forme barocche anche la facciata; con tali sembianze la pieve rimase fino al 1944, quando i tedeschi minarono il campanile che crollò. Lo scoppio delle mine comportò anche la demolizione dell’abside e del coro.
    La ricostruzione della pieve data al 1948, quando si riportò la chiesa alle sue forme primarie, cioè protoromaniche, nel solco dell’architettura esarcale o deutero-bizantina ravennate. La chiesa primitiva viene solitamente datata al IX secolo, ma la sua fondazione viene anteposta al V – VI secolo.
    La fiancata settentrionale è la sola parte risalente alla fondazione.
    I lati dell’edificio mostrano lesene e finestrelle. La facciata a spiovente ha quattro lesene a suddividere le tre navate di cui si compone l’interno.
    L’abside è stata ricostruita ricalcando la sua forma sulle fondamenta originarie, in forma eptagonale all’esterno e circolare internamente con tre piccole monofore. Sopra la porta di ingresso spicca una bifora. All’interno pilastri in cotto formano volte a ghiera doppia.
    Sebbene ricostruita, la pieve è un classico esempio di architettura protoromanica,
    Al campanile quadrato, completamente rifatto in muratura a vista nello stesso sito del precedente distrutto, fu data una altezza inferiore per adattarlo alle dimensioni della chiesa. E’ decorato da bifore e trifore.
  • 1 Villa Ghigi, via Faentina Nord 297, +39 0546 681548, fax: +39 0546 681550. Costruita da un imprenditore ravennate nei primi dell'800, la villa è immersa in un parco di alberi secolari.
    Di aspetto elegante, ha avuto due restauri, l'ultimo dei quali l'ha riportata all'aspetto originario, dopo che era stata lasciata in abbandono.
    Oggi villa Ghigi è aperta al pubblico ed ospita eventi aziendali, matrimoni, feste ed eventi in genere.
  • Museo dell'arredo contemporaneo, Strada San Vitale - ex strada statale. Ideato dal grande architetto Ettore Sottsass. Riepiloga la storia dell'arredo dal 1880 al 1980;


Eventi e feste


Cosa fare


Acquisti


Come divertirsi


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Dove alloggiare


Sicurezza


Come restare in contatto

Poste

  • 1 Poste italiane, Via Maria Montessori, 8.



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