Konitsa

Konitsa è una città dell'Epiro, nella prefettura di Giannina.

Da sapere

Cenni geografici

Konitsa si distende sul versante settentrionale del monte Trapezìtsa ad un'altitudine di 600 m s.l.m. Ai piedi del monte si estende la pianura di Konitsa ove confluiscono tre fiumi, Sarantaporos, Aoos e Vidomatis. Intorno stanno i massicci montuosi del Grammos che segnano il confine con l'Albania e dello Smolika, il più alto di Grecia dopo il monte Olimpo.


Cenni storici

La regione ove sorge Konitsa era nota come Trifilia al tempo del re d'Epiro Neottolemo I (IV secolo a. C.). Il nome odierno pare che sia di origine slava e significherebbe il luogo dei cavalli. Secondo altri prenderebbe il nome da un principe locale che nel medioevo fondò una fortezza i cui ruderi stanno al di sopra della cappella di Aghias Barbara.

Gli Ottomani si impadronirono di Konitsa nel 1417 o, secondo altri, nel 1430 sottraendola al despota d'Epiro Carlo I della famiglia napoletana dei Tocco. Sotto il dominio ottomano la città conobbe un certo sviluppo. La parte alta era riservata all'elemento cristiano mentre nella parte bassa risiedevano i musulmani.

Col tempo il numero dei cristiani si assottigliò a causa delle numerose conversioni all'Islam. Nel XVII e XVIII secolo si installarono nella zona genti nomadi di origine albanese, gli Arvaniti che praticavano rapine e furti contribuendo allo spopolamento dei villaggi intorno.

A Konitsa si installarono anche membri della setta eretica sufi dei Bektashi fondando numerosi monasteri. Di quel periodo rimangono solo 3 Türbe.

Konitsa fu riunita al regno di Grecia nel febbraio del 1913. L'elemento musulmano abbandonò la città e riparò nel territorio dell'odierna Albania. Quei pochi che restarono partirono nel 1925 alla volta della Turchia in applicazione del trattato di Losanna che prevedeva lo scambio di popolazioni tra Grecia e Turchia. Furono rimpiazzati con profughi di stirpe greca provenienti dalla Cappadocia.

Come orientarsi


Come arrivare

In auto

  • 1 Ponte Mertzianis È il valico di frontiera con l'Albania, superato il quale si incontra il centro abitato di Leskovik.


Come spostarsi


Cosa vedere

Konitsa: ponte ottomano sul fiume Aoo
  • 1 Ponte sul fiume Aoos (vicino all'hotel Gefyri). A un solo arco, è un ponte in pietra completato nel 1870 sul luogo di un altro in legno del 1823 che fu distrutto da una piena del fiume. Esisteva una campana che suonava quando il vento si faceva forte rendendo pericoloso il passaggio. Quella che vediamo oggi non è l'originale e risale al 1975.
  • 1 Monumento Gefira (nei pressi del ponte). Qui, tra i resti di un antichissimo insediamento, si può ancora scorgere un monumento in marmo.
  • 1 Moni Panagias Stomiou (Μονη Παναγιας Στομιου) (sulla E90). Antico monastero greco ortodosso risalente al 1400. Fu completamente distrutto dai tedeschi nel 1943 ad eccezione della chiesa, oggi visitabile.
  • 1 Chiesa della Vergine rossa (Κόκκινη Παναγιά) (2,7 km da Konitsa). Cappella situata su un'amena collinetta, risalente al XIII secolo. Molti affreschi con il tempo sono andati persi, ma i pochi, bellissimi, che rimangono sono databili al XIV secolo. Probabilmente era la chiesa di un villaggio cristiano, ora non più esistente.


Eventi e feste


Cosa fare


Acquisti


Come divertirsi


Dove mangiare

Prezzi medi

  • 1 Maneutiri (Μaneythpi), Epar.Od. Konitsas - Aetopetras (all'uscita di Konitsa, in direzione della città di Aetopetras), +30 2655 022125. 10:00-23:00.


Dove alloggiare

Prezzi medi

Prezzi elevati


Sicurezza


Come restare in contatto


Nei dintorni

  • 1 Parco nazionale Vikos-Aoos Il punto più visitato del parco è il canyon del fiume Vikos, lungo una ventina di km e con una profondità che varia dai 120 ai 490 m.


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