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La maggior parte dei credenti delle religioni di maggior diffusione vedono l’ateismo come un male da curare, o un segnale che fa credere loro di doverti insegnare la religione per aiutarti ad andare in paradiso. Queste discussioni possono essere spesso evitate, ma intrattenere una conversazione onesta con qualcuno che vuole davvero presentare il proprio punto di vista (anziché litigare) può essere in realtà utile. Cerca di non pensare in termini di religiosi e non religiosi. Esistono diversi generi di religioni, e molti modi di essere ateo. Ecco dei consigli per poter vivere da ateo in una società profondamente religiosa. Se invece sei religioso, questi consigli possono aiutarti a muoverti meglio in un ambiente a maggioranza atea.
Passaggi
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1Non menzionare la tua mancanza di fede se non è necessario. Cerca di evitare la questione. Ciò che non sanno non può far loro del male. Se si inizia a parlare di religione, non mentire. Esprimi semplicemente il tuo punto di vista. Non cercare di far diventare la questione un dibattito, perché molto spesso non va a finire bene.
- Si può iniziare una discussione se, per esempio, chi ti sta davanti cerca di importi la sua visione religiosa sul fatto che gli omosessuali non dovrebbero avere gli stessi diritti degli eterosessuali, o che la teoria creazionista dovrebbe essere insegnata insieme all’evoluzione durante l’ora di scienze. In quel caso, sì! Ciò che non capiscono potrebbe ferire coloro che amiamo e rispettiamo. Sii proattivo nelle cause che porti avanti. Per esempio, iscriviti a gruppi che lottano per la parità dei diritti, o partecipa a qualche manifestazione.
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2Assicurati che gli altri capiscano davvero cosa significa essere un “ateo”. La parola ateo potrebbe contenere una connotazione falsata di “immoralità” o di “satanismo”, e ciò semplicemente non è vero. Se sospetti che la persona con cui stai parlando non capisca il significato della parola, spiegagli cosa è l’ateismo in realtà, in modo da combattere il pregiudizio. Permetti agli altri di capire che essere ateo non significa non avere una morale o un’etica. E, ovviamente, metti in pratica le tue parole. Sii, soprattutto, una brava persona. Fai del volontariato, raccogli la tua spazzatura. Tratta gli altri con rispetto.
- Quando discuti di argomenti religiosi, non ti riferire a te stesso come un ateo, ma di’ semplicemente di essere ateo. Se dici di essere un ateo, potresti far credere a qualcuno che l’ateismo è una religione.
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3Trova supporto negli altri. Se ti senti ostracizzato in una società religiosa, entra a far parte di un altro gruppo. Conoscere altri atei/credenti può aiutare. In questo tipo di società sembrano non essercene molti, ma ci sono, potresti perfino già conoscerne qualcuno. Tuttavia, evita di irritare gli altri con le tue richieste, e non permettere all’ateismo di diventare un criterio per l’amicizia. Se rispetti ciò in cui le persone credono, puoi fare amicizia con chiunque – credente o meno – che ti rispetti.
- L’idea della comunità è molto importante. Un buon posto per trovare alcuni atei potrebbe essere semplicemente un corso di scienze, o la sezione giusta della biblioteca locale. Puoi cercare anche su internet.
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4Non cercare di costringere gli altri ad accettare il tuo punto di vista, potrebbero infastidirsi. Se la religione ti infastidisce, considera che questo tipo di fastidio probabilmente deriva dal fatto che le persone religiose cercano di costringerti ad accettare le loro credenze. Se pensi che i tuoi amici stiano cercando di “illuminarti”, spiega loro che hai fatto una scelta di coscienza e che non ti interessa la loro religione. Sostieni sempre le tue tesi con ragionevolezza.
- Gli atei non impongono le proprie credenze porta a porta, o attraverso TV, cartelloni, musica, politica, ecc. Non dovremmo preoccuparci così tanto di imporre il nostro punto di vista alla comunità. Se pensi che gli altri ti stiano imponendo le loro credenze, lotta per ciò in cui credi! Cerca altre persone che la pensano come te e fatti valere!
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5Impara e comprendi la mitologia religiosa della tua società. Quando parte una discussione a tema religioso, devi essere ben informato. Se comprendi le credenze dei tuoi conoscenti tanto quanto loro, capiranno che è inutile tentare di educarti. Ancora meglio: sarai in grado di intrattenere delle discussioni intellettuali per promuovere la condivisione di idee in relazione a religione e ateismo.
- Internet può essere un ottimo punto di partenza per comprendere le basi, e si possono trovare molti libri al riguardo nella libreria più vicina. Richard Dawkins, biologo e forte sostenitore dell’ateismo, ha scritto molti libri in proposito, il più recente è L’Illusione di Dio. Anche l’italiano Pier Giorgio Odifreddi ha scritto numerosi libri sul tema. Dal punto di vista filosofico, puoi consultare le opere di Marx(la religione è l’oppio dei popoli), Nietzsche (Dio è morto), Michael Martin o Bertrand Russell (Perché non sono un cristiano). Cerca su Wikipedia per maggiori informazioni.
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6Non discutere con i fondamentalisti. Discutere con persone che cercano di convertirti può essere una maniera eccellente per chiarire i tuoi pensieri e per approfondire la tua conoscenza sulle credenze degli altri, ma litigare con una persona dalla mente chiusa non funzionerà. Se scegli di discutere con un amico, la tua intenzione deve essere quella di condividere una credenza, non di litigare. Prima di iniziare la discussione, cerca di capire se il tuo amico è in grado di sostenerla. Se ti accorgi che l’atteggiamento del tuo amico è offensivo, o se le cose stanno sfuggendo un po’ troppo di mano, diglielo, e interrompi la discussione, o concludi semplicemente che non hai bisogno di lui.
- Ciò dipende dalla situazione. Non convincerai mai una persona profondamente religiosa, ma la cosa potrebbe essere diversa se affronti la conversazione con un agnostico o con persone dalla mentalità aperta. Se sai quello in cui credi, mostra rispetto e mantieni le tue posizioni: potrai fare miracoli!
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Consigli
- Se hai a che fare con qualcuno che vuole persistentemente parlare di religione, di’ qualcosa tipo “io capisco che ritieni che le tue credenze siano vere, ma per me vale lo stesso riguardo le mie”: puoi anche mettere fine alla discussione dicendo “conosco la tua religione, ma ho deciso di non seguirla”, per far capire che ciò in cui credi sono affari tuoi. Sii amichevole, o potresti farti dei nemici. È sempre meglio avere dei conoscenti, che dei nemici.
- Non è necessario che tutti i tuoi amici siano atei. In amicizia è importante che ci si rispetti a vicenda. Se vuoi discutere delle tue credenze con qualcuno, gli amici non sono le persone giuste, visita dei forum online o delle chat room.
- Avere degli amici religiosi non deve essere un problema, né per te, né per loro, se la vostra amicizia va al di là della religione e si parla in maniera rispettosa affrontando temi religiosi.
- Se ritieni che l’ateismo sia un tabù nella tua società, c’è la possibilità che altri atei la pensino allo stesso modo e tengano le proprie credenze per sé. Non credere di essere solo.
- Se ti trovi alle strette e vuoi terminare una discussione, ricordati che una divinità (qualunque divinità, anche quella di Scientology) è un’entità filosofica che non può essere né provata né confutata. Anche se ti sembra illogico che loro credano in qualcosa che non può essere provato, è sempre un buon modo di terminare la questione.
- Può essere utile chiedergli se credono in Zeus, Thor, o in altre divinità storiche. Se dicono di no, puoi fargli notare che anche loro sono atei nei confronti di quelle divinità, e che tu vedi la loro divinità allo stesso modo. Per sottolineare ancora di più la questione, puoi suggerire che la parola “ateismo” venga sostituita dalla parola “athorismo” , questo dovrebbe aiutare a chiarire il contesto della discussione.
- Ci sono molte ragioni per cui una persona ha scelto di credere in Dio: perché qualcosa è accaduta nella sua vita e ha sentito il bisogno di cambiare direzione per evitare di soffrire e di sentirsi in colpa. Queste persone vogliono condividere la propria storia con gli altri perché questa esperienza ha influito sulla loro vita, e vogliono che chi si dovesse trovare nella stessa situazione capisca che c’è un altro modo per vivere – ma sta sempre a loro decidere di ascoltarlo o meno.
- Tieni a mente che la religione ha un ruolo importante dal punto di vista sociale e culturale per una persona, oltre a essere un sistema di credenze. È utile capire che mentre tu cerchi di intrattenere una conversazione filosofica, l’altra persona potrebbe semplicemente ricercare un po’ di sicurezza in coloro che lo circondano e condividono con lui delle somiglianze culturali, e quindi potrebbe diventare ostile solo perché si sente a disagio a sentire il tuo punto di vista.
- Fai delle ricerche sulle argomentazioni a favore e contro l’esistenza di una divinità creatrice (che potrebbe essere o meno intelligente o conscia), e di un Dio personale (una divinità che si occupa degli affari quotidiani degli esseri umani). Sono concetti separati: accettarne o rifiutarne uno non significa accettare o rifiutare anche l’altro. Familiarizzare con questi punti ti permetterà di esporre il tuo punto di vista quando vengono presentate delle argomentazioni fallaci (come la Scommessa di Pascal, o l’argomentazione del tornado in una discarica di rifiuti, e via dicendo).
- Puoi considerare l’idea di evitare la parola “ateo” quando si parla di persone religiose, perché per loro potrebbe avere un significato offensivo. Puoi utilizzare un termine più neutrale, come “secolarista”.
- Fai ricerche su varie religioni. Quando ti confronti con un credente, a prescindere dalla sua religione, puoi dimostrare di conoscere la sua concezione della realtà, il che può fargli capire che non sei semplicemente un ignorante. Puoi sottolineare come la sua religione sia collegata ad altri sistemi di credenze, soprattutto se sei in grado di delineare il contesto storico, e mostrare che non esiste una sola verità universale, ma che esistono delle idee che si evolvono nel tempo in posti diversi, con persone diverse e in situazioni diverse. Per esempio, puoi evidenziare come il racconto biblico del diluvio universale fosse già presente nei racconti di Gilgamesh, o che Gesù Cristo ha dei forti parallelismi con altre figure vissute prima di lui.
Avvertenze
- Molti atei trovano che credere in una divinità sovrannaturale sia irrazionale. Tuttavia, fare un’affermazione del genere in maniera troppo onesta potrebbe ferire qualcuno e causare discordia. Non serve a far cambiare idea a nessuno.
- Prima di intrattenere una conversazione accesa o di discutere apertamente le tue credenze, ricorda che atei e agnostici non sono identici. Gli atei sono persone che hanno concluso che la probabilità dell’esistenza di una divinità è così bassa che può essere affermata la sua non esistenza. Gli agnostici sono persone che non sono sicure se esista o meno una divinità, o non credono che ci sia un modo per determinare se è vero o no. Gli atei e gli agnostici condividono una mancanza di fede in una divinità, e nell’esistenza di altri concetti religiosi, come la vita dopo la morte.