Per raggiungere i requisiti necessari a diventare un Buddha, un Maestro Universale nella tradizione buddhista, l'aspirante dovrà prepararsi ad affrontare un periodo di tempo impensabilmente lungo; numerose vite durante le quali il futuro Buddha, verrà definito bodhisattva, aspirante all'illuminazione completa della natura del Buddha. In ogni vita, il bodhisattva deve prepararsi, con gesti altruisti e grandi esercizi di meditazione, ad acquisire le qualità essenziali di un Buddha. Secondo la dottrina della reincarnazione infatti, seguita anche dal Buddismo, alla nascita la nostra mente non è una tabula rasa ma si porta dietro tutte le qualità e le tendenze accumulate nelle vite precedenti. Di conseguenza, diventare un Buddha richiede il pieno raggiungimento, al massimo grado, di tutte le qualità morali e spirituali che raggiungono il loro apice nella natura del Buddha. Queste qualità vengono dette parami o paramita, virtù trascendentali o perfezionamenti. Le varie scuole buddiste propongono una lista di parami leggermente diverse l'una dall'altra. Nella tradizione Theravada per esempio, si dice che siano dieci: generosità, retta condotta morale, rinuncia, saggezza, energia, pazienza, sincerità, determinazione, gentilezza compassionevole ed equanimità. In ogni esistenza, vita dopo vita, attraverso innumerevoli eternità cosmiche, un bodhisattva deve coltivare queste virtù sublimi in tutti i loro molteplici aspetti.

Passaggi

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    Ascolta gli insegnamenti e 'rinuncia' al mondo convenzionale (non per forza abbandonandolo) con le sue ideologie, tentazioni ecc. Questo significa, approfondire la tematica spirituale leggendo, frequentando gli eventi della comunità buddista locale, cercando nei forum su internet, facendo domande, entrando nelle grazie della comunità religiosa, del Buddha immacolato e di tutti gli altri detentori del Dharma. Gli esseri perfetti non sentono il bisogno di insegnare, quindi spetterà a te chieder loro di farlo. I buddisti della scuola Mahayana tuttavia, si sentono quasi obbligati dalla loro compassione a condividere gli insegnamenti. Concretamente, preparati ad essere un contenitore in cui le dottrine possano essere versate. Il recipiente ideale deve possedere 3 qualità per ricevere gli insegnamenti: 1) Non è già pieno o capovolto. È necessario mettere da parte l'orgoglio riguardante ciò che già si conosce per ricevere nuovi insegnamenti ed esprimere una chiara volontà di apprendere. 2) Non è sporco. Non bisogna assolutamente cercare di mischiare gli insegnamenti con quello che è già presente all'interno del contenitore, porterebbe solo a una gran confusione. 3) Non è rotto. Ricorda quello che ti viene insegnato, altrimenti gli insegnamenti cadranno direttamente fuori dal recipiente.
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    Contempla gli insegnamenti. Non accettare passivamente gli insegnamenti e basta, esplorali a fondo e ricercane il significato. Considera sempre il contesto dell'insegnamento e cerca di chiarire tutti i dubbi, i pregiudizi e le convinzioni sbagliati che ti porti a dietro. Può essere fatto sempre leggendo materiale sull'argomento, recandosi a incontri e dibattiti e chiedendo consiglio a dei veri Maestri Buddisti.
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    Medita sugli insegnamenti. Gli insegnamenti sono un mezzo a tua disposizione per raggiungere pace e felicità durature. Non sono fini a se stessi. Accumulare gli insegnamenti senza integrarli nella tua vita quotidiana è come preparare una torta e cuocerla senza mangiarla. Senza la meditazione, non riuscirai a cogliere i punti più sottili e la consapevolezza faticherà a svilupparsi.
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Consigli

  • Un altro modo di vedere può essere pensare che stiamo tutti annegando nel mare del nostro karma (azioni compiute e relativo contrappasso) passato. Una persona che sta annegando non può salvarne un'altra, quindi cerca solamente di salvare te stesso. Quando sarai illuminato, ci sarà un oceano senza limiti di esseri a cui essere di beneficio e potrai dedicare i tuoi sforzi alla futura illuminazione degli altri.
  • È difficile misurare i propri progressi sul cammino e ancora più difficile valutare le realizzazioni degli altri. Tuttavia, il disinteresse nelle varie esperienze samsariche (del mondo esteriore) e un maggiore sentimento di compassione nei confronti di chi soffre rappresentano dei buoni segnali.
  • Cercare di diffondere gli insegnamenti e aiutare altri esseri senzienti, senza possedere una solida consapevolezza, è come passare la torcia a un'altra persona per rimanere al buio. Solo un maestro realizzato è in grado di accendere la fiaccola di un'altra persona e mantenere il suo splendore.
  • Il cammino verso l'illuminazione richiede un tempo lunghissimo ed è pieno di ostacoli. Tuttavia non esiste un risultato né una gioia più grande. I cieli sono limitati, come tutta l'esistenza fenomenica, non durano in eterno e la permanenza al loro interno, seppur lunga rimane comunque temporanea. Alla fine, anche gli dèi si reincarnano quando i loro meriti svaniscono. Di conseguenza, il saggio ricerca solo l'illuminazione perfetta.
  • Rilassati.
  • "La meditazione senza aver avuto una guida, è la via della bestia", Sakya Pandita. Quindi sforzati di imparare di più, quali che siano le tue capacità.
  • Ogni essere senziente possiede la natura del Buddha. Perfino i batteri sulla suola delle tue scarpe possono raggiungerla. Se concentri l'intera attenzione ed energia mentale a questo scopo, raggiungerai necessariamente la pace assoluta.
  • Guarda dentro di te, non fuori.
  • Il cammino verso l'illuminazione è profondo, come nessun altro.
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Avvertenze

  • Gli ostacoli sulla via verso l'illuminazione possono indicare dei progressi. Non sorgerebbero se non ci fosse nulla da ostacolare, ossia la tua intenzione di raggiungere l'illuminazione.
  • Ricevi gli insegnamenti e ritirati, non farti coinvolgere dalla politica e dagli affari mondani. Quando sarai diventato un maestro realizzato, potrai permetterti di discutere a beneficio degli altri, non prima.
  • Non mettere in mostra ciò che hai appreso per fare il gradasso e sentirti superiore, comprendi il motivo per cui il Buddismo viene chiamato la 'Via di Mezzo'.
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Cose che ti Serviranno

  • Avere una mente aperta.
  • Bodhicitta, la volontà di raggiungere l'illuminazione e di essere felici, per te come per gli altri. Tutte le altre qualità (generosità, disciplina, comportamento morale, pazienza, diligenza, concentrazione, saggezza) si possono sviluppare in seguito.

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