Spesso sarai tentato di lasciarti coinvolgere dalle conversazioni private, dalle vite e dai problemi delle altre persone. Tuttavia, interrompere o restare invischiato nei drammi personali che non ti riguardano direttamente può essere nocivo per le parti coinvolte e può danneggiare la tua salute mentale. Sarai più felice e guadagnerai più rispetto dai tuoi pari se imparerai quando e come farti gli affari tuoi. Questo non significa ignorare le proprie responsabilità o il mondo circostante, ma semplicemente sapere quando non è il caso di interferire.

Metodo 1
Metodo 1 di 3:

Sapere Quando Compiere un Passo Indietro

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    Cerca di capire se un problema ti riguarda direttamente. Se una situazione personale non ti riguarda da vicino, è meglio farti gli affari tuoi e non lasciarti coinvolgere. Anche se un problema ti influenza indirettamente, questo non significa che riguarda te, né ti dà il diritto di intervenire.[1]
    • Un esercizio utile per osservare una situazione dalla giusta prospettiva è creare un grafico a cerchi, così da analizzare la tua relazione al problema. Inizia disegnando un cerchio e scrivendo al suo interno le persone direttamente coinvolte nell'episodio; a quel punto, continua con un secondo insieme per chi subisce di più gli effetti indiretti del problema. Continua a tracciare cerchi per ogni livello di influenza sulle persone e nota in quale punto del grafico compare il tuo nome.
    • Per esempio, se pensi a una coppia di amici che si è separata, al centro dovresti mettere la coppia. Le loro famiglie saranno nell'insieme successivo e gli amici come te vengono al terzo posto. Visualizzare questo concetto può aiutarti a capire che, anche se sei stato influenzato da un episodio, non sta a te risolvere la situazione. La cosa migliore da fare è sostenere le persone maggiormente coinvolte.
    • Attenzione: questo non significa che non dovresti lasciarti coinvolgere in alcun modo dai problemi sociali che non ti riguardano direttamente, come la povertà o la salute dei bambini. Tuttavia, dovrai avere abbastanza sensibilità per lavorare con le persone interessate da vicino dal problema.
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    Rispetta i limiti. Ricorda che tutti hanno diritto alla privacy e che ognuno di noi è responsabile della propria vita. Non aspettarti che le persone condividano informazioni private e non cercare di controllare come gli altri utilizzano il proprio tempo o le proprie risorse.
    • Un buon modo per rispettare i limiti è fare attenzione a non esagerare nelle relazioni interpersonali. Per esempio, se hai a che fare con un collega o un cliente, assicurati di mantenere con lui un rapporto professionale. Se non sei uno dei genitori di un bambino, non è una buona idea cercare di educarlo.
    • Un altro elemento importante per rispettare i limiti è accettare che le altre persone abbiano diritto ad avere i propri valori, principi e opinioni. Anche se sei in disaccordo con loro, spesso è meglio farsi gli affari propri che cercare di interferire con la loro visione del mondo.
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    Presta attenzione ai segnali. Fai un passo indietro quando le persone te lo chiedono, sia indirettamente sia in modo esplicito. Rispetta gli altri quando ti dicono che qualcosa non ti riguarda e cambia l'argomento. Anche se non ti chiedono espressamente di non impicciarti, nota i segnali inviati dal loro linguaggio del corpo.
    • Per esempio, se le persone evitano il contatto visivo, non si rivolgono verso di te o incrociano le braccia mentre parli, probabilmente ti chiedono in modo non verbale di non interrompere o intervenire.
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    Valuta il rischio di una situazione. Farsi gli affari propri non significa restare a guardare quando sei davanti a circostanze potenzialmente pericolose. Se noti che qualcuno ha un atteggiamento ad alto rischio illegale, distruttivo o potenzialmente dannoso, per sé o per gli altri, intervenire è una scelta responsabile, specie se nessun altro lo fa.[2]
    • Per esempio, se vedi che due persone iniziano a litigare, è il caso di chiamare la polizia, non di farti gli affari tuoi. Se una persona ubriaca ha intenzione di guidare, è giusto intervenire e prendergli le chiavi, in modo che non rischi di fare male a se stessa o agli altri.
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Metodo 2
Metodo 2 di 3:

Controllare i Propri Comportamenti per Evitare di Interferire

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    Evita di interferire. Nelle conversazioni, nelle riunioni e negli eventi esclusivi a cui non sei stato invitato, è meglio non interrompere e non intervenire. Resta al tuo posto o allontanati.
    • Anche se sentirsi esclusi è doloroso, è importante capire che possono esserci buone ragioni per cui qualcosa non ti riguarda.
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    Non offrire consigli non richiesti. Puoi essere tentato di dire la tua quando noti qualcosa di diverso dalle tue scelte di vita o dalle tue abitudini quotidiane. Tuttavia, in quel modo presumi di poter "correggere" il pensiero dell'altra persona. Probabilmente le tue parole non saranno apprezzate se non verranno espressamente richieste.[3]
    • Se hai il desiderio di impartire pillole di saggezza, ricorda che tutti hanno il diritto di compiere le proprie scelte e che il modo in cui decidono di vivere la vita non ti riguarda.
    • Parte di questo modo di essere prevede di rispettare le scelte e lo spazio altrui. Se ti trovi a casa di qualcuno, non presumere che dovrebbe vivere come fai tu. Lascia che pratichi le proprie abitudini e norme, senza intervenire.
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    Evita di giudicare gli altri. È naturale impartire dei giudizi, quindi è importante essere consapevoli di questo istinto e limitarne i lati negativi. Quando cerchi di farti gli affari tuoi, evitare i giudizi avventati significa non presumere di comprendere appieno una situazione. Concedi a tutte le persone coinvolte il beneficio del dubbio, finché non sei certo di conoscere tutti i dettagli.[4]
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    Sostieni il prossimo senza intervenire. Farsi gli affari propri non significa non offrire affetto e assistenza agli altri, ma semplicemente che dovresti evitare di assumere il ruolo di chi risolve i problemi, spesso riuscendo solo a complicarli.[5]
    • Per esempio, se tuo fratello sta per divorziare, non è saggio cercare di improvvisarsi consulente matrimoniale. Tuttavia, offrendogli conforto e compagnia oppure prendendoti cura dei suoi figli di tanto in tanto, riuscirai ad aiutarlo senza contribuire a inasprire lo stress o il dramma della situazione.
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Metodo 3
Metodo 3 di 3:

Evitare i Pettegolezzi

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    Mantieni la distanza o allontanati. I pettegolezzi sono voci inappropriate (e spesso false) che riguardano gli affari di altri. Sono l'opposto di quello che cerchi di fare. Se conosci persone che parlano di pettegolezzi o hanno la tendenza a farlo, la soluzione migliore è restare lontano da loro.[6]
    • Se ti trovi coinvolto in una conversazione in cui si fanno pettegolezzi, puoi comunicare con forza il tuo dissenso semplicemente allontanandoti. Inventa una scusa, come "Perdonate l'interruzione, ho del lavoro da fare" e vai per la tua strada.
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    Cambia argomento. Se una conversazione vira verso i pettegolezzi, orientala in una direzione diversa. In questo modo, dimostri che non sei disposto a diffondere voci senza ammonire i colpevoli.[7]
    • Il modo migliore per riuscirci è spostare la conversazione su un argomento più generale, invece di uno privato. Per esempio, se sei al lavoro, parla di affari invece che della vita privata di un collega.
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    Ferma le voci che circolano. Non lasciarti attirare dai pettegolezzi e non alimentarli, aggiungendo altra carne al fuoco. Meglio restare in silenzio. Se ti trovi in una conversazione in cui si parla degli altri, evita di rivelarne il contenuto a qualcuno. Assicurati che le voci si fermino con te.[8]
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    Presta attenzione al tuo comportamento. Se ti accorgi di dire o pensare un pettegolezzo, fermati con garbo. Se ti scappa qualcosa durante una conversazione, ammetti che il tuo commento era fuori luogo e cambia argomento.[9]
    • In questo modo, sarai più consapevole di quando prendi parte ai pettegolezzi e diventerà più facile evitarli in futuro. Inoltre, avrai la possibilità di dare il buon esempio, assumendoti la responsabilità di aver diffuso delle voci e aver tenuto un comportamento inappropriato.
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    Impegnati a condividere solo notizie positive. I pettegolezzi sono forme di speculazione negative sugli altri. Contrastali concentrando le conversazioni sulle notizie migliori che conosci sulle persone.[10]
    • Per esempio, se qualcuno diffonde voci sulla vita sessuale del tuo collega Antonio, cambia argomento parlando della sua ultima presentazione eccezionale o del suo lavoro di volontariato alla mensa locale dei poveri.
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    Dai il buon esempio. Devi dimostrare di non prendere parti ai pettegolezzi dannosi per gli altri, ma non devi nemmeno ostentare un'aria di superiorità (che sarebbe solo un altro modo di interferire). La soluzione è diventare un leader attraverso le azioni e l'atteggiamento, non con le lezioni o il dogmatismo.[11]
    • Se non riesci a smettere di fare pettegolezzi, inizia con piccoli passi. Impegnati a non parlare degli altri per un giorno intero. Una volta ottenuto quell'obiettivo, aumenta la durata della sfida, fino a trasformare il nuovo comportamento in un'abitudine.
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Consigli

  • Imparare a farsi gli affari propri può produrre grandi benefici personali e sociali, rendendoti più felice e gradevole agli altri.
  • Serve tempo per imparare a farsi gli affari propri. Il primo passo è conoscere il problema e sapere come risolverlo. Sii paziente con te stesso, mentre cerchi di adottare queste lezioni nel tuo modo di fare.
  • Quando ti chiedi se dovresti parlare, probabilmente è meglio restare in silenzio.
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Avvertenze

  • Farsi gli affari propri non significa ignorare tutti o il mondo circostante. Al contrario, significa sapere quali sono le situazioni e i momenti giusti in cui intervenire.
  • Farsi gli affari propri non significa osservare passivamente le attività illegali o pericolose. Contatta sempre le autorità pertinenti, quando noti qualcosa di illecito.
  • Anche quando le persone ti chiedono direttamente di intervenire, non è mai saggio gettarsi a capofitto nei problemi altrui. Al contrario, offri il tuo sostegno e consiglia a quali professionisti qualificati rivolgersi in caso di necessità.
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Informazioni su questo wikiHow

Lynda Jean
Co-redatto da:
Coach di Bon Ton
Questo articolo è stato co-redatto da Lynda Jean. Lynda Jean è una consulente d'immagine e titolare dell'attività Lynda Jean Image Consulting. Con oltre 15 anni di esperienza, è specializzata in analisi di colori, corpo e stile, valutazione del guardaroba, personal shopping, galateo in relazioni sociali e professionali, branding personale e aziendale. Lavora con i clienti per aiutarli a migliorare la loro immagine, autostima, comportamento e comunicazione affinché riescano a raggiungere i propri obiettivi dal punto di vista sociale e professionale. Ha conseguito una laurea di primo livello in Sociologia e Servizio Sociale. Ha poi conseguito una laurea specialistica in Servizio Sociale Clinico e la certificazione di consulente d'immagine. Ha studiato consulenza d'immagine presso l'International Image Institute e l'International Academy of Fashion and Technology di Toronto. Per diversi anni ha tenuto corsi di consulenza d'immagine al George Brown College di Toronto. Ha contribuito alla stesura del libro "Business Success With Ease", in cui condivide le sue conoscenze sul potere del galateo professionale. Questo articolo è stato visualizzato 22 398 volte
Categorie: Interazioni Sociali
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