
L'annegamento è una forma di asfissia acuta da causa esterna meccanica determinata dalla occupazione dello spazio alveolare polmonare da parte di un liquido (di solito acqua) introdotto attraverso le vie aeree superiori.[1] Può essere causa di morte per ipossia acuta e insufficienza acuta del ventricolo destro del cuore. Nei casi non fatali può essere trattata con successo con opportune manovre di rianimazione. La morte per annegamento va distinta dalla morte improvvisa da immersione (causata da traumi, sincopi cardiache riflesse, soffocamento da vomito, squilibri termici ecc.).[2]
Fasi dell'annegamento
L'annegamento si compie attraverso diverse fasi:[2]
- Fase di sorpresa: consiste in una profonda inspirazione, fugace, della durata di alcuni secondi, prima che l'individuo vada sott'acqua;
- Fase di apnea: si instaura una apnea riflessa nel tentativo di trattenere il respiro, impedendo inizialmente l'inalazione di acqua.
- Fase di dispnea: si avviano atti inspiratori riflessi, che prevedono l'inalazione di acqua. A questo punto la vittima va incontro a laringospasmo che causa la difficoltà respiratoria;
- Fase dell´arresto respiratorio[3]: il continuo ingresso di acqua impedisce gli scambi gassosi, quindi si instaura la perdita della coscienza, abolizione dei riflessi e arresto definitivo del respiro; caratterizzato dalla formazione di schiuma al naso e alla bocca;
- Fase terminale: lieve boccheggiamento riflesso e arresto definitivo del battito cardiaco.
L'acqua provoca quindi un'asfissia, che è la vera causa del decesso.
La penetrazione di acqua lungo le vie respiratorie, anche in piccola quantità, provoca un'apnea causata dalla chiusura dell'epiglottide, una reazione finalizzata a proteggere l'apparato respiratorio dall'acqua. La chiusura impedisce inoltre il passaggio dell'aria: si parla allora di ipossia.[4]
Pena capitale

L'annegamento è stato anche utilizzato come mezzo per infliggere la pena di morte ai rei di particolari reati: è il caso della poena cullei che il diritto romano riservava ai parricidi e dell'analogo supplizio della mazzeratura, che in epoca basso medievale era comminata ai traditori.[5]
Note
- ↑ E.F. van Beeck, C.M. Branche, D. Szpilman, J.H. Modell e J.J.L.M. Bierens, A new definition of drowning: towards documentation and prevention of a global public health problem, vol. 83, Bulletin of the World Health Organization, 2005, pp. 801-880. URL consultato il 19 luglio 2012.
- 1 2 Mario Vittone e Francesco Pia, 'It Doesn't Look Like They're Drowning': How To Recognize the Instinctive Drowning Response (PDF), in On Scene: The Journal of U.S. Coast Guard Search and Rescue, Fall 2006, p. 14. URL consultato il 29 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2011).
- ↑ G. A. Norelli - C. Buccelli - V. Fineschi, medicina legale e delle assicurazioni, secondaª ed., p. 349.
- ↑ Frank Pia, Chapter 14: Reflections on Lifeguard surveillance programs, in John R. Fletemeyer e Samuel J. Freas (a cura di), Drowning: New Perspectives on Intervention and Prevention, 1999, p. 234, ISBN 978-1-57444-223-6.
- ↑ Rictor Norton, Newspaper Reports: The Dutch Purge of Homosexuals, 1730, su Homosexuality in Eighteenth-Century England: A Sourcebook, 15 gennaio 2017.
Voci correlate
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- (EN) Annegamento, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Manuale MSD - Annegamento
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