Catalessia
Specialitàpsichiatria
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM295.2 e 300.11
ICD-10F44.2 e F20.2
MeSHD002375

La catalessia, comunemente detta catalessi, è una condizione caratterizzata solitamente da rigidità delle estremità ed una ridotta sensibilità al dolore, per tale motivo viene considerata come uno stato di morte apparente. È considerato un disturbo del comportamento psicomotorio, chiamato anche flexibilitas cerea[1]. È la possibilità di far assumere al soggetto posizioni fisiche, anche scomode, per un certo periodo di tempo, a ciò si associa un tono muscolare di tipo plastico, di riscontro in quadri schizofrenici, ma anche psicorganici.

Gli studiosi ritenevano in passato che questo disordine fosse il risultato di uno stato mentale (controllabile) che non aveva basi fisiologiche. Oggi comunque i ricercatori sanno che la catalessia non compare volontariamente; spesso invece si manifesta come uno di una serie di sintomi causati da disordini che hanno cause fisiche.

Patologie correlate

La catalessia, ad esempio, può essere prodotta da condizioni disparate quali schizofrenia, malattia di Parkinson ed epilessia. In alcuni casi, istanze catalettiche isolate possono essere provocate da un acuto shock emotivo.

Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

  • catalessi, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  • Giuseppe Ayala, Goffredo Coppola, Guido Calogero, Giorgio Pasquali, *, CATALESSI o Catalessia, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1931.
  • catalessi, in Dizionario di medicina, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
  • catalessi, su Vocabolario Treccani, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
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