Ceftazidima
Nome IUPAC
(6R,7R)-7-[[(2Z)-2-(2-ammino-1,3-tiazol-4-il) -2-(1-idrossi-2-metil-1-ossopropan-2-il)ossiminoacetil]ammino] -8-osso-3-(piridin-1-ium-1-ilmetil)-5-tia-1- azabiciclo[4.2.0]oct-2-ene-2-carbossilateo
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC22H22N6O7S2
Massa molecolare (u)546,58 g/mol
Numero CAS72558-82-8
Numero EINECS276-715-9
Codice ATCJ01DD02
PubChem5481173
DrugBankDB00438
SMILES
CC(C)(C(=O)O)ON= C(C1=CSC(=N1)N)C(=O) NC2C3N(C2=O)C (=C(CS3)C[N+]4=CC=CC= C4)C(=O)[O-]
Proprietà chimico-fisiche
Solubilità in acqua396
Dati farmacologici
Categoria farmacoterapeuticaantibiotici, cefalosporine
Modalità di
somministrazione
intramuscolare - endovenosa
Dati farmacocinetici
Legame proteico<10%
Metabolismostabile
Emivita~1,9 ore[1]
Escrezionerenale
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
tossico a lungo termine
pericolo
Frasi H317 - 319 - 334
Consigli P261 - 280 - 305+351+338 - 342+311 [2]

La ceftazidima è un antibiotico appartenente alle cefalosporine (agenti battericidi) di terza generazione, con spettro ampio in grado di agire anche su infezioni da Pseudomonas aeruginosa.

Farmacodinamica

La ceftazidima è una cefalosporina metossiminica dotata di uno spettro molto ampio. Il farmaco in vitro è attivo su una vasta gamma di Gram+ e Gram− aerobi e anaerobi. Il farmaco riesce ad essere in parte efficace anche nei confronti dei batteri produttori di β-lattamasi, ma è suscettibile all'azione di β-lattamasi inducibili (AmpC)[3], per cui in alcune formulazioni viene associato ad un inibitore non β-lattamico delle β-lattamasi come l'avibactam.

Farmacocinetica

Il farmaco si somministra per via parenterale, ha un basso legame con le proteine plasmatiche ed è eliminato per via renale dove arriva in forma attiva nelle urine. L'antibiotico raggiunge rapidamente e ad alte concentrazioni tutti gli organi.

Indicazioni

Viene utilizzato contro le infezioni da Bacteroides fragilis, Citrobacter freundii, Enterobacter sp, Serratia marcescens, Neisseria meningitidis, Pseudomonas aeruginosa.

Dosaggi

Per via endovenosa o intramuscolare, 1-2 g (da somministrare ogni 8-12 ore).

Controindicazioni

Sconsigliato in soggetti con insufficienza renale, da evitare in caso di gravidanza, ipersensibilità nota al farmaco o in casi di allergia alle penicilline e attacchi epilettici.

Effetti indesiderati

Fra gli effetti collaterali più frequenti si riscontrano senso di agitazione, vomito, vertigini, orticaria, cefalea, nausea, diarrea, dolore addominale, prurito, eosinofilia.

Note

  1. Dopo la quarta somministrazione
  2. Sigma Aldrich; rev. del 21.05.2012
  3. Conan MacDougall, 57, in Goodman & Gilman's: The Pharmacological Basis of Therapeutics, 13e, McGraw-Hill Education.

Bibliografia

  • Paolo Romanelli, Kerdel Franciso A, Trent Jennifer T, Manuale di terapia dermatologica, Milano, McGraw-Hill, 2006, ISBN 88-386-3913-2.

Altri progetti

Collegamenti esterni

  • (EN) Ceftazidima, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
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