Coxiella burnetii | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Prokaryota |
Regno | Bacteria |
Phylum | Proteobacteria |
Classe | Gammaproteobacteria |
Ordine | Legionellales |
Famiglia | Coxiellaceae |
Genere | Coxiella |
Specie | C. burnetii |
Nomenclatura binomiale | |
Coxiella burnetii Philip, 1948 | |
La Coxiella burnetii è una Coxiella, affine alle Rickettsia, ed è l'agente eziologico della febbre Q, malattia che si manifesta con febbre accompagnata da mialgia, cefalea, vomito ed eventuale esantema cutaneo.
Il batterio è presente nelle zecche, che sono il principale vettore, da esse si trasmette sia ad animali selvatici sia ad animali domestici e da allevamento (bovini e ovini).
L'infezione umana si verifica in seguito all'inalazione di aerosol contaminato proveniente da feci o urine essiccate; tramite il contatto con il muco vaginale o lo sperma di animali infetti oppure tramite l'ingestione di latte non pastorizzato.[1]
I microrganismi del genere Coxiella proliferano nelle vie respiratorie e si disseminano poi ad altri organi.
Una volta endocitato, questo piccolo microrganismoo bastoncellare si moltiplica all'interno del fagolisosoma in cui il pH acido favorisce la moltiplicazione.
Note
Bibliografia
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- (EN) Coxiella burnetii, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 39820 · LCCN (EN) sh88023248 · BNF (FR) cb12465286p (data) · J9U (EN, HE) 987007534424205171 |
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