La criptite è il termine istologico e anatomopatologico con cui viene definita l'infiammazione delle cripte di Lieberkühn[1]. Si tratta di una condizione aspecifica, presente in numerose condizioni, tra le quali le malattie infiammatorie croniche intestinali[2], la diverticolosi[3] e le coliti, in particolar modo quelle da radiazioni[4] e quelle infettive.

A livello microscopico è possibile osservare un infiltrato di linfociti e di granulociti neutrofili ed eosinofili in prossimità della base delle cripte. Il tessuto epiteliale va incontro a degenerazione progressiva, eventualmente fino alla necrosi e all'ascessualizzazione[1].

Note

  1. 1 2 Scuro, pp. 541-2, 1983.
  2. Al-Hussaini AA, Machida HM, Butzner JD, Crohn's disease and cheilitis, in Can. J. Gastroenterol., vol. 17, n. 7, luglio 2003, pp. 445–7, PMID 12915919.
  3. West AB, Losada M, The pathology of diverticulosis coli, in J. Clin. Gastroenterol., vol. 38, 5 Suppl 1, 2004, pp. S11–6, PMID 15115923.
  4. Hovdenak N, Fajardo LF, Hauer-Jensen M, Acute radiation proctitis: a sequential clinicopathologic study during pelvic radiotherapy, in Int. J. Radiat. Oncol. Biol. Phys., vol. 48, n. 4, novembre 2000, pp. 1111–7, PMID 11072170.

Bibliografia

  • Ludovico A. Scuro, Fisiopatologia clinica, Padova, Piccin, 1983, ISBN 88-299-0044-3.

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