Etinamato
Nome IUPAC
(1-etinilcicloesil)carbammato
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC9H13NO2
Massa molecolare (u)167,205
Numero CAS126-52-3
Numero EINECS204-789-4
PubChem3284
DrugBankDB01031
SMILES
C#CC1(CCCCC1)OC(=O)N
Dati farmacologici
Modalità di
somministrazione
orale
Dati farmacocinetici
Escrezionerenale
Indicazioni di sicurezza

L'etinamato è un farmaco che presenta lievi proprietà sedative ed ipnotiche.[1][2] L'effetto ipnotico inizia a manifestarsi 20 minuti dopo l'ingestione e si protrae per circa 4 ore.[3]

Farmacocinetica

L'etinamato viene rapidamente assorbito dal tratto gastrointestinale. Concentrazioni plasmatiche di 5,9-7,7 µg/ml si raggiungono un'ora dopo somministrazione orale di una dose di 1 g.
L'emivita plasmatica è di circa 2 ore. Nel fegato l'etinamato viene idrossilato a 4-idrossietinamato. Circa il 36% di una dose viene escreto nell'urine entro 24 ore sotto forma di trans-4-idrossietinamato o suo metabolita coniugato con acido glucuronico. Solo una piccola quota del farmaco viene eliminata in forma immodificata.[4][5]

Tossicologia

Nell'uomo la dose letale minima è di 15 g. È stata però osservata sopravvivenza anche dopo assunzione di 28 g. Concentrazioni ematiche superiori a 100 µg/ml sono state associate a decessi.[6]

Usi clinici

L'etinamato trova impiego nel trattamento dell'insonnia.

Effetti collaterali ed avversi

Gli effetti collaterali comprendono nausea, vomito, esantemi cutanei, febbre e porpora trombocitopenica.

Dosi terapeutiche

L'etinamato si somministra per via orale in dosi di 0,5-1 g che è meglio assumere la sera, al momento di coricarsi.

Avvertenze

I pazienti che esplicano lavori richiedenti integrità del grado di vigilanza (ad esempio la guida di automezzi e l'utilizzo di macchinari) debbono essere a conoscenza del fatto che il farmaco riduce la prontezza di riflessi. In seguito ad assunzione cronica di dosi più elevate di quelle consigliate, il farmaco può indurre dipendenza fisica e psichica.[7] In seguito all'interruzione brusca del trattamento si può manifestare sindrome di astinenza simile a quella da barbiturici.

L'etinamato non deve essere somministrato in concomitanza con altri deprimenti del SNC, quali alcool o barbiturici, poiché ne potenzia l'effetto e la tossicità.[8]

Note

  1. M. De Matteis, R. Rimoldi, Clinico-statistical research on a hypnotic sedative drug (bromodiphenhydramine ethinamate)., in Minerva Med, vol. 50, n. 23, Mar 1959, pp. 823-7, PMID 13656702.
  2. IC. Lodge Patch, Eilenberg MD, Hare EH, Ethinamate and methyprylone as hypnotics: a comparative trial., in J Ment Sci, vol. 106, ottobre 1960, pp. 1455-8, PMID 13763022.
  3. C. Reynolds, Ethinamate, in Oral Health, vol. 58, n. 10, ottobre 1968, p. 695, PMID 5252608.
  4. JM. Clifford, JH. Cookson; PE. Wickham, Absorption and clearance of secobarbital, heptabarbital, methaqualone, and ethinamate., in Clin Pharmacol Ther, vol. 16, n. 2, agosto 1974, pp. 376-89, PMID 4604053.
  5. EE. SWANSON, RC. ANDERSON; WR. GIBSON, The pharmacology and toxicology of valmid (ethinamate, Lilly)., in J Am Pharm Assoc Am Pharm Assoc (Baltim), vol. 45, n. 1, gennaio 1956, pp. 40-4, PMID 13278261.
  6. SC. SIANG, Acute poisoning with ethinamate and with carbromal., in Br Med J, vol. 1, n. 5183, maggio 1960, p. 1412, PMID 14446369.
  7. Everett H. Ellinwood, John A. Ewing, P. C. S. Hoaken, Habituation to Ethinamate, in New England Journal of Medicine, vol. 266, n. 4, 1962, pp. 185–186, DOI:10.1056/NEJM196201252660408. URL consultato il 5 settembre 2012.
  8. WR. McGRATH, HJ. JENKINS, An investigation of the possible potentiation of ethinamate activity by chlorpromazine., in J Am Pharm Assoc Am Pharm Assoc (Baltim), vol. 47, n. 11, novembre 1958, pp. 827-30, PMID 13587330.

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