L'immunoematologia è un ramo della medicina trasfusionale che studia le reazioni antigene-anticorpo e fenomeni analoghi, in relazione alla patogenesi e alle manifestazioni cliniche di malattie del sangue correlate a fenomeni immunologici.

Una persona impiegata in questo campo viene definita immunoematologa.

Gli ambiti includono la tipizzazione del sangue, il cross-match e l'identificazione di anticorpi.[1] Altri ambiti di ricerca riguardano la ricerca sulle cellule staminali e la medicina rigenerativa.

L"immunoematologia e medicina trasfusionale" è una specializzazione medica post-laurea in molti paesi. Lo specialista in immunoematologia fornisce pareri specialistici su trasfusioni difficili, trasfusioni massive, test di incompatibilità, plasmaferesi terapeutica, terapia cellulare, terapia con sangue irradiato, emocomponenti leucodeplete o lavate, procedure con cellule staminali ematopoietiche, terapie con plasma ricco di piastrine, HLA e banca del sangue cordonale.

L'immunoematologia si è sviluppata notevolmente negli ultimi decenni, soprattutto grazie alle migliori tecniche di analisi degli anticorpi; sono state ampliate le conoscenze relative all'isoimmunizzazione post-trasfusionale e alla incompatibilità materno-fetale da fattore Rh e quelle riguardanti autoanticorpi.[1]

Note

  1. 1 2 Immunoematologia, in Dizionario di medicina, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010. URL consultato il 22 aprile 2020.

Voci correlate

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