Incubo, di Johann Heinrich Füssli (1781)

L'incubo è un tipo di sogno che si presenta in modo angosciante e a volte è accompagnato da una sensazione di oppressione al petto e/o da difficoltà respiratorie. È a tutti gli effetti un disturbo del sonno ed è considerato una parasomnia relativa al sonno REM.

Gli incubi si mostrano con rapidi movimenti oculari (REM significa, appunto, "Rapid Eye Movement"), senza altri movimenti del soggetto. Eventuali movimenti involontari del corpo possono svegliare il dormiente, interrompendo così la sensazione di paura insita negli incubi. L'individuo svegliatosi da incubo tende a non riaddormentarsi, temendo, più o meno inconsciamente, di rivivere la brutta esperienza.

Gli incubi sono più frequenti tra i 4 e i 12 anni di età, tendendo poi a diminuire con l'età.

Etimologia

Fino al XVIII secolo, gli incubi erano considerati causati da stregonerie con le creature malefiche che si appoggiavano al petto del dormiente. Il termine infatti deriva da "incubare", atto che richiama l'immagine dello spirito maligno che cova sul petto del dormiente.[1] Tra il XIX e il XX secolo, invece, si tendeva a dare la colpa alla cattiva digestione.

Lo spirito defunto di Giulia che appare al marito Pompeo in forma di furia, di Johann Heinrich Füssli (1870 circa)

Oggi sappiamo che essi possono essere provocati da agenti fisiologici, come febbre alta, scarsità di sonno e una dieta poco sana, oppure psicologici, come ansia e stress (in particolare nelle persone che hanno vissuto un trauma psicologico).

Note

Voci correlate

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Collegamenti esterni

  • (EN) Incubo, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
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