Malattia di Austin
Malattia rara
Specialitàendocrinologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
OMIM272200
MeSHD052517

La malattia di Austin o mucosolfatidosi o malattia da deficienza multipla di solfatasi è una rara malattia genetica dovuta ad un deficit multiplo di solfatasi.[1][2] Questa patologia appartiene al gruppo delle malattie da accumulo lisosomiale.[3]

La malattia è molto rara ed ha una trasmissione autosomica recessiva, con un'incidenza stimata inferiore a 1/1.000.000 nati.[2][4] Essa è dovuta ad un deficit di molti enzimi della famiglia delle solfatasi;[5][6] clinicamente si presenta in modo simile alle mucopolisaccaridosi MPSs.[7]

Clinica

La malattia è fatale, e si presenta con danni neurologici e ritardo grave.[8] Gli enzimi che sono geneticamente carenti sono le solfatasi responsabili del metabolismo e del riciclaggio della totalità dei solfati dei mucopolissaccaridi contenenti zuccheri e lipidi all'interno del lisosoma.

L'accumulo patologico dei lipidi e dei mucopolisaccaridi non metabolizzati all'interno dei lisosomi determina i sintomi della malattia. Nel mondo a tutto oggi sono stati segnalati solamente 40 casi di malattia di Austin dovuti a questa carenza plurima di sulfatasi.[2]

I sintomi di questa grave malattia comunemente compaiono fra uno e due anni di età. I sintomi includono moderate manifestazioni facciali, sordità, ittiosi,[9] un ingrossamento del fegato e della milza (epatosplenomegalia).[10] Clinicamente la malattia associa i segni della leucodistrofia metacromatica (deficit di arilsulfatasi A), delle mucopolisaccaridosi (nelle MPS i tipi 2, 3A, 3D e 4 sono dovuti a deficit di sulfatasi) e dell'ittiosi legata all'X (da deficit di steroido-sulfatasi).[2]

Inoltre, si verificano anomalie dello scheletro, come una curvatura delle ossa della colonna vertebrale. La pelle delle persone affette da questo disturbo, è in genere molto secca. I bambini affetti da questo disturbo si sviluppano più lentamente del normale e possono manifestare ritardi ad iniziare a parlare e nella capacità di camminare.

Diagnosi

La diagnosi si effettua valutando l'analisi dell'attività enzimatica delle varie sulfatasi nei leucociti.[2]

Terapia

La terapia causale è sconosciuta, esistono solo trattamenti sintomatici.[2]

Note

  1. Rapini, Ronald P.; Bolognia, Jean L.; Jorizzo, Joseph L., Dermatology: 2-Volume Set, St. Louis, Mosby, 2007, ISBN 1-4160-2999-0.
  2. 1 2 3 4 5 6 (EN) Orphanet: Mucosolfatidosi, su orpha.net.
  3. Dierks, T; Schmidt, B; Borissenko, Lv; Peng, J; Preusser, A; Mariappan, M; Von, Figura, K, Multiple sulfatase deficiency is caused by mutations in the gene encoding the human C(alpha)-formylglycine generating enzyme, in Cell, vol. 113, n. 4, maggio 2003, pp. 435–44, DOI:10.1016/S0092-8674(03)00347-7, PMID 12757705.
  4. James, William; Berger, Timothy; Elston, Dirk (2005). Andrews' Diseases of the Skin: Clinical Dermatology. (10th ed.). Saunders. ISBN 0-7216-2921-0.
  5. Freedberg, et al. (2003). Fitzpatrick's Dermatology in General Medicine. (6th ed.). McGraw-Hill. ISBN 0-07-138076-0.
  6. Schmidt, B; Selmer, T; Ingendoh, A; Von, Figura, K, A novel amino acid modification in sulfatases that is defective in multiple sulfatase deficiency, in Cell, vol. 82, n. 2, luglio 1995, pp. 271–8, DOI:10.1016/0092-8674(95)90314-3, PMID 7628016.
  7. Soong BW, Casamassima AC, Fink JK, Constantopoulos G, Horwitz AL, Multiple sulfatase deficiency, in Neurology, vol. 38, n. 8, 1988, pp. 1273–5, PMID 2899861.
  8. Farooqui AA, Horrocks LA, Biochemical aspects of globoid and metachromatic leukodystrophies, in Neurochem Pathol, vol. 2, n. 3, 1984, pp. 189–218, DOI:10.1007/BF02834352, PMID 6152665.
  9. The American Heritage Medical Dictionary: mucosulfatidosis
  10. Burk, R, D Valle, GH Thomas, C Miller, A Moser, H Moser e KN Rosenbaum, Early manifestations of multiple sulfatase deficiency†, in The Journal of Pediatrics, vol. 104, n. 4, 1984, pp. 574, DOI:10.1016/S0022-3476(84)80550-8, PMID 6142938.

Bibliografia

Collegamenti esterni

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