Pandemia di COVID-19 in Tunisia epidemia | |
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![]() Da 1 a 9 casi Da 10 a 99 casi Da 100 a 499 casi Da 500 a 999 casi Da 1000 a 9999 casi Diffusione al 27 settembre 2020 | |
Patologia | COVID-19 |
Origine | Wuhan (Cina) |
Nazione coinvolta | Tunisia |
Periodo | 2 marzo 2020 - 5 maggio 2023 |
Dati statistici[1] | |
Numero di casi | 1 147 571[2] (1º gennaio 2023) |
Numero di guariti | dato non disponibile |
Numero di morti | 29 284 (1º gennaio 2023) |
Sito istituzionale | |
Il primo caso della pandemia di COVID-19 in Tunisia è stato confermato il 2 marzo 2020.[3]
Antefatti
Il 12 gennaio 2020, l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha confermato che un nuovo coronavirus era la causa di una nuova infezione polmonare che aveva colpito diversi abitanti della città di Wuhan, nella provincia cinese dell'Hubei, il cui caso era stato portato all'attenzione dell'OMS il 31 dicembre 2019.[4][5]
Sebbene nel tempo il tasso di mortalità del COVID-19 si sia rivelato decisamente più basso di quello dell'epidemia di SARS che aveva imperversato nel 2003,[6] la trasmissione del virus SARS-CoV-2, alla base del COVID-19, è risultata essere molto più ampia di quella del precedente virus del 2003, ed ha portato a un numero totale di morti molto più elevato.[7]
Il 5 maggio 2023, l'Organizzazione mondiale della sanità dichiara ufficialmente la fine della pandemia[8][9][10][11][12].
Andamento dei contagi
Statistiche
Governatorati | Casi confermati | Decessi | Guarigioni | Casi attivi |
---|---|---|---|---|
Tunisi | 242 | 9 | 226 | 7 |
Kébili | 111 | 1 | 109 | 1 |
Ariana | 104 | 5 | 97 | 2 |
Ben Arous | 102 | 4 | 95 | 3 |
Médenine | 97 | 5 | 88 | 4 |
Sousse | 95 | 8 | 80 | 7 |
Gafsa | 50 | 1 | 45 | 4 |
Monastir | 47 | 0 | 45 | 2 |
Manouba | 44 | 5 | 36 | 3 |
Sfax | 43 | 5 | 33 | 5 |
Tataouine | 38 | 1 | 35 | 2 |
Biserta | 31 | 1 | 27 | 3 |
Gabès | 28 | 0 | 28 | 0 |
Mahdia | 26 | 2 | 18 | 6 |
Nabeul | 24 | 1 | 15 | 8 |
Sidi Bouzid | 12 | 1 | 8 | 3 |
Kairouan | 20 | 0 | 10 | 10 |
Kasserine | 19 | 0 | 10 | 9 |
Le Kef | 11 | 1 | 7 | 3 |
Siliana | 6 | 0 | 4 | 2 |
Béja | 8 | 0 | 5 | 3 |
Tozeur | 5 | 0 | 5 | 0 |
Zaghouan | 3 | 0 | 3 | 0 |
Jendouba | 3 | 0 | 1 | 2 |
Totale | 1169 (+1) | 50 (=) | 1029 (+4) | 90 (-3) |
Fonti: Ministero della Sanità
Dati aggiornati al 26 giugno 2020 |
Note
Governatorati che hanno registrato un incremento di casi confermati oggi.
Governatorati che hanno registrato un incremento di casi attivi oggi.
Governatorati che hanno registrato un incremento di decessi oggi.
Misure di protezione
Nel mese di febbraio 2020, vista la situazione di emergenza in Cina, con un accordo proposto dal presidente algerino Abdelmajid Tebboune e presentato ad altri capi di stati del Maghreb, viene programmato un volo di rimpatrio della compagnia Air Algérie per 10 tunisini, 31 algerini, 4 mauritaniesi e 3 libici residenti nella provincia cinese dell'Hubei. Il volo atterrerà il 3 febbraio 2020 all'aeroporto d'Algeri, di conseguenza i connazionali verranno imbarcati nuovamente a bordo di un aereo militare diretto in Tunisia ove, saranno successivamente, condotti in stato di quarantena.
Il 9 marzo 2020, successivamente ad una riunione straordinaria del Consiglio di Sicurezza Nazionale su richiesta del presidente della Repubblica Kaïs Saïed, vengono annunciate delle misure di restrizione: vengono limitati i trasporti con l'Italia e la sospensione delle lezioni in tutti gli edifici scolastici e universitari a partire dal 12 marzo.
Il 13 marzo 2020 viene annunciato, da parte del primo ministro Elyes Fakhfakh, lo stato di quarantena di livello 2, la sospensione dei cafè, ristoranti, discoteche e luoghi di ritrovo, delle moschee e ogni tipo di manifestazione e congresso culturale; verranno anche sospese tutte le competizioni sportive, limitati i collegamenti con l'Egitto, la Spagna, il Regno Unito e la Germania, interrotti totalmente i collegamenti con l'Italia. Viene imposta altresì la quarantena obbligatoria di 14 giorni per tutte le persone che, oltre tale data, entreranno nel territorio tunisino.
Il 15 marzo 2020 viene annunciato l'arrivo di una équipe di medici cinesi in Tunisia assieme ad un rifornimento di gel antibatterici e dispositivi di protezione individuale.
Il 16 marzo 2020, Fakhfakh preoccupato dalla situazione nel continente europeo, annuncia pubblicamente l'imposizione di misure ancora più restrittive, decretate venerdì 13 marzo ed introdotte a partire dal 18 marzo: l'interruzione di tutti i collegamenti con la rispettiva chiusura delle frontiere nazionali, ad esclusione di quelli commerciali, il divieto di assembramento, la sospensione degli suq, degli hammam e di ogni tipo di festeggiamento ed inaugurazione
Il 17 marzo 2020, il presidente Saïed decreta il coprifuoco obbligatorio su tutto il territorio nazionale a partire dal giorno seguente dell'annuncio, dalle ore 18 alle ore 6. Verrà, invece, divulgata la quarantena totale e il divieto di uscita dal proprio domicilio su tutta la Tunisia da domenica 22 marzo 2020. Saïed annuncia altresì che un mancato rispetto delle misure previste costituirà una violazione dell'ordinanza e la ricorrenza a sanzioni pesanti.
All'alba del 16 aprile 2020, un volo cargo con attrezzature mediche offerte dall'OMS e la Cina per contrastare la diffusione del COVID-19, atterra all'aeroporto di Cartagine.
Note
- ↑ Numero complessivo di casi confermati e sospetti.
- ↑ Coronavirus Update, su worldometers.info.
- ↑ (EN) Published, Italian returnee confirmed Tunisia’s first coronavirus case, su Punch Newspapers. URL consultato il 5 febbraio 2021.
- ↑ NUOVO CORONAVIRUS–CINA (PDF), Ministero della salute, 12 gennaio 2020. URL consultato il 12 aprile 2020.
- ↑ Novel Coronavirus Information Center, su elsevier.com, Elsevier. URL consultato il 10 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2020).
- ↑ Covid-19, Oms: non è mortale come Sars e Mers, su salute.gov.it, Ministero della salute, 18 febbraio 2020. URL consultato il 12 aprile 2020.
- ↑ Michael Ryan, Il coronavirus ha ucciso più della Sars. L'Oms: "I contagi in Cina si stanno stabilizzando". E Amazon si ritira dal MWC a Barcellona, in La Repubblica, 9 febbraio 2020. URL consultato l'8 maggio 2020.
- ↑ Covid, l’Oms dichiara la fine dell’emergenza. La stima: «In 3 anni almeno venti milioni di decessi», su Corriere della Sera, 5 maggio 2023.
- ↑ Pandemia Covid, l'Oms dichiara la fine dello stato di emergenza, su SkyTG24, 5 maggio 2023.
- ↑ (EN) Covid global health emergency is over, WHO says, su BBC News, 5 maggio 2023.
- ↑ (EN) WHO says Covid-19 is no longer a global health emergency, su CNN, 5 maggio 2023.
- ↑ L’Oms dichiara finita l’emergenza Covid-19, su Fanpage, 5 maggio 2023.
Voci correlate
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- (AR, FR) Sito ufficiale, su covid-19.tn.
- (FR) Le Ministère de la Santé Publique lance la campagne. Testez-vous et participez à la lutte contre le CoronaVirus, su stopcorona.gov.tn.
- (FR) Observatoire Nationale des Maladies Nouvelles et Émergences: Notes sur la situation épidémiologique du 'COVID-19" en Tunisie, su onmne.tn.
- (EN) Daily updates of Coronavirus situation in Tunisia, su worldometers.info.