Sindrome di Volkmann
Arterie radiali e ulnari. Una lesione prossimale, come per esempio una frattura sopracondilare dell'omero, può danneggiare l'arteria brachiale causando l'ischemia che porta alla contrattura.
Specialitàneurologia e ortopedia
Classificazione e risorse esterne (EN)
MeSHD054061
MedlinePlus001221
eMedicine1270462
Sinonimi
Contrattura di Volkmann
Contrattura ischemica di Volkmann

La sindrome di Volkmann, detta anche contrattura di Volkmann o contrattura ischemica di Volkmann, è una contrattura permanente della mano e del polso con conseguente deformità simile ad artigli della mano e delle dita, che rende l'estensione passiva delle dita stesse limitata e dolorosa. È più comune nei bambini[1].

All'esame obiettivo le dita appaiono di colorito bianco o bluastro e la pulsazione radiale è assente.

Storia

Venne classificata dopo che il dott. Richard von Volkmann (1830-1889), il medico tedesco del XIX secolo che per primo la descrisse[2] in uno scritto sulle "condizioni ischemiche non infettive di vari compartimenti fasciali negli arti".[3] Siccome la contrattura arriva insieme alla paralisi, egli considerava la causa neurologica improbabile.[4]

Eziologia

Qualsiasi frattura nella regione del gomito o della parte superiore del braccio può portare alla contrattura ischemica di Volkmann, ma comunemente questa è causata da una frattura sovracondiloidea di omero.

La contrattura di Volkmann deriva da un'ischemia acuta delle fibre muscolari del gruppo flessore dei muscoli dell'avambraccio, e in particolar modo del flessore digitorum profundus e del flessore pollicis longus che diventa corto e fibrotico.

È causata dall'ostruzione dell'arteria brachiale vicino al gomito, a volte per compressione ab extrinseco da parte di un ematoma, a volte a causa di un uso improprio del laccio emostatico, da un'errata ingessatura o dalla sindrome compartimentale.

Trattamento

La chirurgia permette di liberare i tessuti bloccati e quindi aiuta la deformità e la funzione della mano.

Tutte le stecche, i gessi e i bendaggi che potrebbero ostruire la circolazione dovrebbero essere rimossi e i compartimenti fasciali dovrebbero essere aperti (fasciotomia) allo stadio iniziale.

Prevenzione:

  • richiede la rimessa a punto del flusso sanguigno;
  • riduzione della pressione compartimentale

Gestione:

  • mettere la prima porzione della mano steccata nella posizione di funzione;
  • sciogliere i flessori dell'avambraccio
  • scivolamento del muscolo
  • stiramento del tendine
  • testare la resistenza interna.

A livello fisioterapico:

  • Mobilizzazione regolare dell'articolazione sovra-sottostanti della regione ingessata nell'arco di tutto il periodo di immobilizzazione.
  • Controllo sistematico dell'aspetto dell'arto ingessato durante la rieducazione praticata al primo stadio dell'immobilizzazione
  • Massaggio circolatorio dell'arto superiore in posizione declive.
  • termoterapia (bagni caldi, paraffina,)
  • Mobilizzazione attiva o passiva di tutte le articolazioni nei limiti del possibile (se il dolore non è troppo vivo).

Note

  1. Robert C. France, Introduction to sports medicine & athletic training, Cengage Learning, 30 dicembre 2003, pp. 426–, ISBN 978-1-4018-1199-0. URL consultato il 15 aprile 2010.
  2. R. Volkmann. Die ischämischen Muskellähmungen und Kontracturen. Centralblatt für Chirurgie, Leipzig, 1881, 8: 801-803.
  3. (EN) Ole Daniel Enersen, Sindrome di Volkmann, in Who Named It?.
  4. American Surgical Association, Annals of surgery, J. B. Lippincott, 1913, pp. 555–. URL consultato il 15 aprile 2010.

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