Stimolazione cerebrale profonda. Le aree bianche attorno a mascella e mandibola sono protesi dentarie metalliche e non sono correlate ai dispositivi usati nella stimolazione cerebrale profonda

Per stimolazione cerebrale profonda (Deep Brain Stimulation o DBS), in campo medico, si intende una procedura di neuromodulazione neurochirurgica.

Procedura

La procedura prevede l'impianto, in sede permanente, di vari elettrodi nel subtalamo grazie all'innesto di un pacemaker che invia impulsi al cervello.

Utilizzi

Viene utilizzata per trattare i disturbi ossessivi-compulsivi[1], malattie che riguardano il ridotto o anomalo movimento dell'individuo, come la malattia di Parkinson[2], ed è stata sperimentata nei casi di cefalea a grappolo[3].

Effetti secondari

Fra gli effetti secondari riscontrati vi sono allucinazioni e apatia.

Note

  1. Burdick A, Goodman WK, Foote KD., Deep brain stimulation for refractory obsessive-compulsive disorder., in Front Biosci., vol. 14, gennaio 2009.
  2. Troster AI., Neuropsychology of deep brain stimulation in neurology and psychiatry., in Front Biosci., vol. 14, gennaio 2009, pp. 1880-90.
  3. Pinsker MO, Bartsch T, Falk D, Volkmann J, Herzog J, Steigerwald F, Diener HC, Deuschl G, Mehdorn M., Failure of deep brain stimulation of the posterior inferior hypothalamus in chronic cluster headache - report of two cases and review of the literature., in Zentralbl Neurochir., vol. 69, maggio 2008, pp. 76-79.

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