Ticlopidina
Nome IUPAC
5-[(2-clorofenil)metil]-6,7-diidro-4H-tieno [3,2-c]piridina
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC14H14ClNS
Massa molecolare (u)263,78566 g/mol
Numero CAS55142-85-3
Numero EINECS259-498-5
Codice ATCB01AC05
PubChem5472
DrugBankDB00208
SMILES
C1CN(CC2=C1SC=C2)CC3=CC=CC=C3Cl
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
irritante
attenzione
Frasi H302
Consigli P---[1]

La ticlopidina[2] è un principio attivo antipiastrinico facente parte della categoria delle tienopiridine di prima generazione, ossia agendo come antagonista del recettore purinergico per l'ADP noto come P2Y12. Trova la sua principale indicazione nella prevenzione di eventi trombotici.

Indicazioni

Viene utilizzato nelle patologie dove c'è uno stato di ipercoagulabilità del sangue che può indurre gravi accidenti cardiovascolari (infarti miocardici, T.I.A., ictus cerebrali).

Confronto con l'aspirina

Sia strutturalmente (tienopiridina) sia come meccanismo d'azione, è diversa dall'aspirina perché è un antagonista dei recettori adenosinici delle piastrine, che provoca l'inibizione del legame indotto da ADP, del fibrinogeno al recettore gp IIb/IIIa, con effetto irreversibile che si manifesta dopo 2-3 giorni.

Effetti collaterali

La ticlopidina ha mostrato di avere un profilo di efficacia simile a quello dell'aspirina e sembrava estremamente promettente, soprattutto perché inizialmente mostrava una minor incidenza di sanguinamenti gastrointestinali rispetto all'ASA.

In realtà però, sorvegliando un maggior numero di pazienti e in uso cronico si sono manifestati quelli che sono gli effetti collaterali più insidiosi. Principalmente:

Note

  1. Sigma Aldrich; rev. del 12.10.2012 riferita al cloridrato
  2. Ticlopidina Dorom, su torrinomedica.it.

Bibliografia

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