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Questo testo fa parte della raccolta Rime dell'avvocato Gio. Batt. Felice Zappi e di Faustina Maratti sua consorte
XXXV.1
A governar di Pietro il sacro legno
Venne dal bel Metauro, il gran Nocchiero:
Oh qual nuovo per l’onde aspro sentiero
Oltre le mete dell’Erculeo segno!
5Ma scorgo, ahimè, che intorno arman lo sdegno
Volturno ingiurioso, Affrico altero:
Quà latra Scilla, e là Cariddi il fero
Seno profonda, ov’han le furie il regno.
Ahimè le vele, ahimè l’onda rubella!
10Ma tu la reggi, e nel suo gran periglio,
Passa la neve e il mio destin con ella.
Così dal lito a te, Signore, il ciglio
Dicea volgendo Italia, Italia bella,
Di cui tu fosti e difensor e Figlio.
- ↑ Per una Corona in lode di N. S. Papa Clemente XI.
Note
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