| Questo testo è stato riletto e controllato. | 
 Questo testo fa parte della raccolta Versi di Giacomo Zanella
AD UN RUSCELLO.
___
     Fresco ruscel, che dal muscoso sasso 
Precipiti tra i fiori e la verzura, 
E mormorando tristamente al basso 
4Ratto dilegui per la valle oscura, 
     Rammenti ancor, quando assetato e lasso 
Del vagar lungo e dell’estiva arsura 
Io giovinetto ratteneva il passo 
8Tacito a contemplar l’onda tua pura? 
     Era quello l’april de’ miei verdi anni, 
Degli anni miei sereni che fuggiro
11Su’ veloci del tempo invidi vanni,
     Al modo stesso, che le dolci e chiare 
Tue linfe, amabil rio, di giro in giro 
14Dal patrio colle van fuggendo al mare.
    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.