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Fama, che d'auree piume Mentr'intorno
Questo testo fa parte della raccolta Canzoni di Gabriello Chiabrera


V

AD ANSALDO CEBA’.

Alcun giorno
     Sorge il Sol nell’Oriente
     E ne varca all’Occidente
     Tutto adorno;
     Alcun giorno ei fa ritorno
     Nubiloso,
     E di nebbie i raggi ascoso.
Spesso avviene
     Che Nettun rimbomba altiero
     Si che in mar cauto nocchiero
     Nol sostiene:
     Spesso ancor l’onde serene
     Rende il vento
     D’Anfitrite al piè d’argento.
Io, che miro
     Cielo e mar così cangiarsi,
     Che ’l turbarsi e’l tranquillarsi
     Vanno in giro,
     Di mio mal poco sospiro;
     Anzi aspetto
     Dietro il pianto alcun diletto.
Sempre scura,
     Buon Cebà, non fia mia vita,
     Anco un di vedrò fornita
     Mia sventura:
     Mal su rota si figura
     La Fortuna
     S’aver può fermezza alcuna.

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