< Alcyone
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Il nome
Le stirpi canore Innanzi l'alba



IL NOME.

D
ONNA, ebbe il tuo nome

una città murata
della pulverulenta
Argolide. E quivi era,

5dicesi, un sentier breve
per discendere all’Ade
avaro, alle tenarie
fauci; sì che i natìi
non ponean nella bocca
10dei loro morti il prezzo
del tragitto infernale,
l’obolo tenebroso
pel nocchier dello Stige.
Ed ebbe anco il tuo nome
15la figlia della grande
Elena, il fior di Sparta
bianco, il sangue di Leda
splendido come l’oro,
la nata di colei
20che brillò su la terra
come un’altra Stagione,
delizia innumerevole,
face e specchio di Venere,
piaga del combattente.
25Ermione, Ermione
dalla voce sorgevole
e talora virente
quasi tra capelvenere
acqua ombrosa, dagli occhi
30nutriti di bellezza

e di frescura, nati
gemelli della Grazia
e del Sogno, Ermione
cara all’aedo, esperta
35in tesser la ghirlanda
e la lode pel fertile
aedo che ti sazia
di melodìa selvaggia,
il tuo nome mi piace
40tuttavia come un grappolo,
come quel flauto roco
che a sera è nel cespuglio,
mi piace come un grappolo
d’uva nera il tuo nome,
45come il fiore del croco
e la pioggia di luglio.

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