< Alcyone
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Gabriele D'Annunzio - Alcyone (1903)
Innanzi l'alba
◄ | Il nome | Vergilia anceps | ► |
INNANZI L’ALBA.
C
OGLIERAI sul nudo lito,infinito
di notturna melodìa,
il maritimo narcisso
5per le tue nuove corone,
tramontando nell’abisso
le Vergilie,
le sorelle oceanine
che ancor piangono per Ia
10lacerato dal leone.
Andrem pel lito silenti;
sentiremo la rugiada
lene e pura
piovere dagli occhi lenti
15della notte moritura,
tramontando nel pallore
le Vergilie,
le sorelle oceanine
minacciate dalla spada
20del feroce cacciatore.
Forse volgerò la faccia
in dietro talvolta io solo
per vedere la tua traccia
luminosa,
25e starem muti in ascolto,
tramontando in tema e in duolo
le Vergilie,
le sorelle oceanine
a cui l’Alba asciuga il volto
30col suo bianco vel di sposa.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.