Questo testo è stato riletto e controllato. |
◄ | Apri i fonti superni, e larga a queste | Vaga figlia del ciel, ch'eletta e fina | ► |
Questo testo fa parte della raccolta Girolamo Fontanella
XIII
AL VENTO
Alito de la terra e spirto errante,
che da concavi monti in aria esali,
e questi in agitar campi vitali
la natura fai bella e ’l mondo amante;
tu nel fiato volubile e vagante
le fortune del mar segni ai mortali,
e mentre batti l’invisibil ali,
per le liquide vie scorri volante.
Ogni nube, ogni nembo agiti e giri,
fai volar, fai gonfiar vele ed antenne,
fai che ’l tutto respiri allor che spiri.
Quanto lieve ritrovi, alzi ed impenne;
di qua voli e di lá giri e raggiri,
e veloci alla Fama ergi le penne.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.