< Aminta < Atto quinto
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Torquato Tasso - Aminta (1583)
Atto quinto
Choro
Choro
◄ | Atto quinto - Scena prima |
CHORO.
N
On sò, se il molto amaro,Che provato hà costui servendo, amando,
Piangendo, e disperando,
Raddolcito puot’esser pienamente
D’alcun dolce presente:
Ma, se più caro viene,
E più si gusta dopo ’l male il bene,
Io non ti cheggio, Amore,
Questa beatitudine maggiore:
Bea pur gli altri in tal guisa:
Me la mia Ninfa accoglia,
Dopo brevi preghiere, e servir breve;
E siano i condimenti
De le nostre dolcezze
Non si gravi tormenti,
Ma soavi disdegni,
E soavi ripulse,
Risse, e guerre, à cui segua,
Reintegrando i cori, ò pace, ò tregua.
IL FINE.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.