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| ATTO PRIMO. SCENA PRIMA. Dafne. Siluia. VOrrai dunque pur, Siluia,      Da i piaceri di Venere lontana      È la cura, de l’arco, e de gli ſtrali;      40Che’l pentirſi da ſezzo nulla gioua.      Fui vinta. Io te’l confeſſo, e furon l’armi      Ch’egli, teco ſdegnato, al fin procuri,      De la giouenca il toro?      Et con quanti iterati abbracciamenti      180Già queſto ſolo, che, bench’è gran male,      Sil.Ma, che fe allhor Licori? e com’ rispoſe      Ch’io pria, deponga nel ſolito fonte | ATTO PRIMO SCENA PRIMA Dafne. Silvia. VOrrai dunque pur, Silvia,      Da i piaceri di Venere lontana      È la cura, de l’arco, e de gli strali;      40Che’l pentirsi da sezzo nulla giova.      Fui vinta. Io te’l confesso, e furon l’armi      Ch’egli, teco sdegnato, al fin procuri,      De la giovenca il toro?      E con quanti iterati abbracciamenti      180Già questo solo, ché, bench’è gran male,      Sil.Ma, che fe allor Licori? E com’ rispose      Ch’io pria, deponga nel solito fonte |