< Amori (Savioli)
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V - Il Destino
IV - La Solitudine VI - La Felicità


Ch’io scenda all’artifizio
     Di mendicata scusa?
     Non posso: il volto ingenuo
     4Col suo rossor m’accusa.
     
La tua lusinga è inutile,
     È tardo il tuo lamento.
     Tu l’esca a tanto incendio
     8Negasti, ed ecco è spento.
     
Se d’importuno ostacolo
     Soverchio Amor s’offende,
     Dispiega i vanni instabili,
     12Nè richiamato intende.

Le forme tue risplendono
     Di non mortal bellezza;
     Te sul fiorir non supera
     16La Dea di giovinezza.
     
V’è più, che in me l’ingiuria
     Del non amarti aggravi?
     Tu vanti onor domestici
     20Per venti etadi agli avi.
     
I Lari tuoi ridondano
     Dei doni aurei di Pluto.
     Là pallidi rispettano
     24Gli amanti un tuo rifiuto.
     
Ma che? le sorti ordirono
     Immobile catena;
     E da sorgente incognita
     28Piacer discende e pena.

O destinata a gemere
     Sul tuo deluso foco,
     Oh ti consola, e credimi,
     32Che ’l mio trionfo è poco.
     
A me fanciulla indocile
     Un ferreo giogo impose:
     Me leggi aspre governano,
     36Difficili, orgogliose.
     
Non prevedute grazie
     in su quel viso han sede:
     Ahi troppo il loro imperio
     40Sulla beltà precede.
     
Il fasto, e gli spettacoli
     L’austera odia e deride:
     Sorge coll’alba: inselvasi,
     44E tratta armi omicide.

Tale Atalanta narrano
     Ninfa di cor feroce,
     Che i cervi in sul Partenio
     48Stancò col piè veloce.
     
Fido sull’orme rapide
     Milaníon correa,
     E all’amator selvatico
     52I fianchi Amor pungea.
     
Tacque, ed osò sorridere
     Da’ rami acuti offeso:
     Stanca la vide, e gli omeri
     56Gravò del caro peso.
     
Oh quante volte intrepido
     Sfidò le irsute fere,
     E alla sdegnosa vergine
     60Offrì le spoglie intere!

Quest’arti, che s’aprivano
     Sentiero al cor non molle,
     Col tempo il disarmarono,
     64E la superba volle.
     
Forse gli Dii mi pascono
     D’una speranza incerta,
     E forse a prezzo simile
     68La mia vittoria è certa.
     
A tuo conforto io misero
     Che posso darti intanto?
     Fredda amistà, silenzio,
     72E breve inutil pianto.

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