< Andria < Atto quinto
Questo testo è completo.
Publio Terenzio Afro - Andria (II secolo a.C.)
Traduzione dal latino di Luisa Bergalli (1735)
Atto quinto - Scena II
Atto quinto - Scena I Atto quinto - Scena III


 
DAVO, CREMETE, SIMONE, E DROMONE.

Davo
ORsu orsu, state di buona voglia.


Cremete
O, vedete la Davo.


Simone
D’ onde è uscito?


Davo
Lasciatene la cura al forestiero.

E a me?

Simone
Che altro diavol sarà questo?


Davo
Io non ho mai veduto un uomo, una

Venuta, un tempo più comodi.

Simone
Che

Loda, lo sciagurato?

Davo
Già ogni cosa

E’ in porto.

Simone
Che fo io, che non lo affronto?


Davo
O ve’ il Padrone, che penso?


Simone
Buongiorno,

Galantuomo.

Davo
Ve’, ve’ il Padrone. O

E il nostro Cremete: dentro è in punto
Ogni cosa.

Simone
Eh bravo.


Davo
A vostro agio

Chiamate chi vi pare.

Simone
Infede si,

Che non s’indugia per altro. Ma puoi
Rispondermi a quel, ch’io ti dirò?
Che interesse hai tu là in quella casa?

Davo
Io?


Simone
Sì tu.


Davo
Dite a me!


Simone
Si, dico a te.


Davo
Io v’era andato in questo punto?


Simone
Quasi

Ch’io ti chiegga del quando.

Davo
Io sonvi andato

Col vostro figlio.

Simone
Che, forse è la dentro

Panfilo? O me infelice, io mi brucio.
Non mi dicesti tu, boja, ch’egli erano
In discordia?

Davo
E sono.


Simone
Perchè dunque

E’ egli là?

Cremete
Che pensate, ch’ei faccia?

Egli è alle grida con lei.

Davo
E io voglio

Anzi, Cremete, che intendiate una
Indegnità la maggiore del mondo.
E’ capitato, testè, non so quale
Vecchio franco, ed accorto, che se lo
Vedeste, egli vi avrebbe cera di
Un gran maestro: egli ha il viso pieno
Di contegno, e anche par che nel parlare
E’ possa aver fedeltà.

Simone
Che vuoi tu

Contar perciò?

Davo
Niente inver sennon

Quel, ch’io ho inteso da lui.

Simone
Che dice egli

In tutto in tutto?

Davo
E’ dice di sapere,

Che Gliceria è Cittadina d’Atene.

Simone
Olà, Dromone, Dromone.


Davo
Che è

Ciò?

Simone
Dromone.


Davo
Ascoltate.


Simone
Se tu fai

Più una parola…. Dromone.

Davo
Di grazia

Udite.

Dromone
Che volete?


Simone
Piglia qui

Costui di peso, e più presto, che puoi
Portalo dentro.

Dromone
Chi?


Simone
Davo.


Davo
Perche?


Simone
Perchè voglio così. Piglialo dico.


Davo
Cosa v’ho fatto.


Simone
Piglialo.


Davo
Se voi

Mi trovate bugiardo d’una menoma
Cosa, ammazzatemi.

Simone
Io non ti ascolto.

Anderà poco, che io ti farò
Suonare con un legno.

Davo
Nonnostante,

Che quel che ho detto sia la verità?

Simone
Nonnostante. Tu tiello stretto, e odi

Legagli mani, e piè come una bestia.
Va pur là, che, s’ io vivo mostrerò
Oggi a te, e a Panfilo, che bello
Utile si è far di questi inganni
A un Padrone, e a un Padre.

Cremete
Ah non vogliate

Esser sì aspro.

Simone
O Cremete, vi pare

Questo un rispetto di figliuolo? E io
Non vi muovo a pietà di me, ch’io abbia
Per così fatto figlio ad affannarmi
Tanto? Panfilo, olà. Panfilo olà,
Vien fuori, di che cosa ti vergogni?

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