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Vaga figlia del ciel, ch'eletta e fina Collinette fiorite, ombrelle amene
Questo testo fa parte della raccolta Girolamo Fontanella

XV

L’ERMELLINO

     Animaletto placido e vezzoso,
ch’hai di morbida neve adorno il vello,
e per téma di macchia o neo di quello
movi tremolo il piè, l’occhio geloso;
     tu, quando il bosco appar sozzo e fangoso,
non esci fuor giammai dal chiuso ostello:
e come giglio inargentato e bello,
trovi in mezzo al candor pace e riposo.
     Spento, sei degno poi, con alto vanto,
quelle porpore ornar che ’l sacro onore
a la mistica sposa adorna il manto.
     Vestir non osi te vano amatore:
ti vesta ben chi con affetto santo
mostra puro il desio, purgato il core.

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