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Questo testo fa parte della raccolta Rime (Cino da Pistoia)

M. CINO A M. ONESTO


     Anzi che Amore nella mente guidi
Donna ch’è poi del core ucciditrice,
Si convien dire all’uom — Non sei fenice:
Guarti d’Amor, se tu piangi e tu ridi;

     5Quand’odirai gridare — Ancidi, ancidi. —
Chè poi consiglia in van chi ’l contradice:
Però si leva tardi chi mi dice
Ch’Amor non serva nè di lui mi fidi.
     Io li son tanto soggetto e fedele,
10Che morte ancor di lui non mi diparte;
Ch’io ’l servo nella pace e sotto Marte.
     Dovunque vola o va drizzo le vele,
Come colui che non li servo ad arte.
Così, amico mio, convene farte.

(Questo e l’antecedente sonetto son riprodotti dal Vol. I del Manuale della letter. del primo sec. della lingua, del prof. V. Nannucci; Firenze, Barbèra, 1856.)

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