Questo testo è completo, ma ancora da rileggere. |
‘ L’alto pregio di questa alfin sen va;
Sua gran beltade per troppo etade,
4Quasi Febo nel mar, tosto cadrà!
I vaghi fiori, i bei colori
Di che la guancia un tempo almo fiorì,
Impalliditi sono, e smarriti
8Come rosa di maggio a mezzo il dì!
Sotto sue ciglia, oh meraviglia!
II bel foco d’amor non arde più,
Sol vi si scorge lume, che porge
12Segno del grande ardor ch’ivi gia fu.’
In tal maniera, mattina e sera,
Donna sento parlar dovunque io vo,
Nè m’ entra in core per cìo dolore:
16Cosa mortale, eterna esser non può.
Ma m’empie il petto dolce diletto,
Che mentre fiamma da’ vostri occhi uscì
Così s’accese ogni uom cortese
20Ch’ai rai del vostro volto incenerì.
Di voi, nel seno, io pur non meno
Oggi serbo il desir che m’infiammò,
E tutto ardente, eternamente,
24Reina del mio cor v’inchinerò.