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Frenava il mio bel Sol vago destriero Mentre in cristallo rilucente e schietto
Questo testo fa parte della raccolta Poesie di Girolamo Preti

IV

L’AMANTE TIMIDO

     Ardo, tacito amante, e ’l foco mio
celar non posso e palesar pavento;
e vuol quinci il timor, quindi il desio,
or ch’io taccia, or ch’io dica il mio tormento.
     Or uno sguardo, or un sospiro invio,
muto nunzio del cor, muto lamento;
ma sdegno turba i be’ vostri occhi, ond’io
di quello sguardo e del sospir mi pento.
     Omai privo di speme, anzi di vita,
scopro a voi la mia morte e non l’amore,
e vi chieggio pietá, ma non aita.
     Chiede l’alma dolente al crudo core
solo un sospiro all’ultima partita...
È pur poco un sospiro a chi si muore.

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