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Questo testo fa parte della raccolta Poesie di Girolamo Preti
V
LA DONNA ALLO SPECCHIO
Mentre in cristallo rilucente e schietto
il bel volto costei vagheggia e mira,
armando il cor d’orgoglio, il ciglio d’ira,
del suo bel, del mio mal prende diletto.
Vaga del vago e lusinghiero aspetto
dice: — Ben con ragion colui sospira! —
Sembrano a lei, che sue bellezze ammira,
oro il crin, rose il labbro e gigli il petto.
Ah, quel cristallo è mentitor fallace,
che scopre un raggio sol del bello eterno,
anzi un’ombra d’error vana e fugace!
Vedrai, se miri il tuo sembiante interno,
cui ritragge il mio cor, specchio verace,
angue il crin, tòsco il labbro, il petto inferno.
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