Eschilo (Eleusi, 525 a.C.[1]  Gela, 456 a.C.[1]), drammaturgo greco.
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Opere

Eschilo scrisse probabilmente una novantina di opere, ma ne sono sopravvissute solo sette:[2]

Note

  1. 1 2 Concise Literary Encyclopedia
  2. I 73 titoli attribuiti a Eschilo si trovano nel Catalogo, contenente la lista dei drammi del tragico greco, che fa parte del manoscritto Mediceo (siglato M). Di altre dieci opere si conosce l'esistenza dai riferimenti in altri autori o documenti antichi:
    • Alcmena (Ἀλκμήνη)
    • Glauco di Potnie (Γλαῦκος Ποτνιεύς)
    • Le inservienti della camera nuziale (Θαλαμοποιοί)
    • Le Sacerdotesse (Ἱέρειαι)
    • Cycnos (Κύκνος)
    • Palamede (Παλαμήδης)
    • Prometeo che accende il fuoco (Προμηθεύς Πυρκαεύς)
    • Sisifo che rotola la pietra (Σίσυφος Πετροκυλιστής)
    • Fineo (Φινεύς)
    • Orizia (Ὠρείθυια)
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