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(da Rime, LII)

O come se' gentile,
caro augellino! O quanto
è 'l mio stato amoroso al tuo simìle!
Tu prigion, io prigion; tu canti, io canto,
5tu canti per colei
che t'ha legato, e io canto per lei.
Ma in questo è differente
la mia sorte dolente:
che giova pur a te l'esser canoro.
10Vivi cantando, e io cantando moro.

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