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Antimaco I profughi dell'Olimpo
Questo testo fa parte della raccolta XIV. Da 'Iside'

XIV

AZZARELINA

Asdraelina suo velata excessit ab Indo
parvula in Hesperiam . Modo cantat, docta sacerdos.



Azzarelina,
bella indovina,
che sui vapori
danzi de’ fiori,
5che i tuoi segreti
dici ai pianeti,
che ciurmi l’aere,
che incanti il mar;
strana fanciulla,
10che in India hai culla,
che di Golconda,
scemati all’onda,
perle e rubini
porti sui crini,
15e a me gli oroscopi
vieni a cantar;

austera e grave,
dolce e soave,
cui nel pensiero
siede il mistero,
cui nel sorriso
s’apre l’eliso,
cui nelle lacrime
nuota l’amor;
gli occhi sereni
donami e vieni,
vieni a spirarmi
l’aura de’ carmi,
guardami e taci,
dammi i tuoi baci,
prendi il mio spirito,
dammi il tuo cor.

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