< Bramante poeta
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XIX XXI

XX. *



     Vengon da Frignana tanti briganti
Ch'a gire vêr Pontremol m'han sforzato,
E Donato da Vico m'ha pregato
4Ch'io lavori per lui de' tremolanti.

     Certan con le Ciconie i nostri canti,
Non con Calliope, non con Erato,
Per ben ch'io abbia il cor tutto infiammato
8Del fuoco che consuma gli altri amanti.

     Deh sta un poco a udir nuova pazzìa
Ch'a posta d'una capra e di due lasche
11Convengo ognor balar la gelosia.


     Andando hier a veder certe mie frasche
Venni quasi cristallo a mezza via
14Sì di Medusa me turbar le masche.

     Vesconte non te casche
Questo da core, ma fa ch'io n'abbia un scudo
17Tal ch'io non giostri più con Borrea ignudo.

     E se poi per te sudo
Il mio sudor verrà dela tue pelle
20Ma non scoter però la sete a quelle.

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