Questo testo è completo, ma ancora da rileggere. |
XLII.
BRONZO INEDITO
DI MASSIMIANO ERCULEO.
Alla breve memoria sugli ultimi dupondii può far seguito e complemento la descrizione di un curioso bronzo di Massimiano Erculeo, che mi venne tempo fa procurato dal compianto Boutkowski e che non ho mai descritto finora, non avendo mai saputo decidere a quale categoria di bronzi attribuirlo.
D/ - VIRTVS MAXIMIANI AVG. Busto radiato e corazzato a destra. Tiene colla destra l’asta, e colla sinistra lo scudo e due dardi.
R/ — VOTA PVBLICA. Nettuno ignudo col tridente e il piede sinistro appoggiato su di una prora di nave in atto d’offrire un delfino a una donna (l’Africa?) che gli sta di fronte tenendo il sistro (?) e la qui testa è ornata della simbolica proboscide.
Il rovescio è affatto nuovo fra le monete di Massimiano Erculeo e la rappresentazione sembra inspirata da un medaglione anepigrafo d’Adriano (Coh. N. 558), nel quale Nettuno, cogli stessi emblemi e nell’identica posa del nostro, si trova di fronte a Minerva. Ma ciò che forma l’interesse di questo bronzo è piuttosto il dritto e il peso. La testa di Massimiano è radiata e ciò lo esclude dalla categoria dei vecchi dupondii, nei quali la testa dell’imperatore è sempre laureata; come ne lo esclude il peso di 6 grammi e mezzo, il quale, se è soverchio per un vecchio dupondio, è troppo leggero pel nuovo bronzo o follis creato dalla riforma di Diocleziano; e anche la leggenda VIRTVS MAXIMIANI e il busto a mezza figura non si trovano mai nelle monete semplici di Massimiano Erculeo; ma solamente fra i suoi medaglioni.
A quale categoria dovremo dunque attribuire il nuovo bronzo? Ecco un problema, la cui soluzione è proposta agli studiosi.
È poi da sapersi che il medesimo bronzo esiste anche di Costanzo Cloro. Non mi appartiene; ma, avendolo avuto presso di me qualche tempo, ne presi l’impronta e ne posso offrire la descrizione:
D/ - IMP CONSTANTIVS P F AVG. Busto radiato a destra col manto e la corazza. L’imperatore tiene colla destra l’asta appoggiandola alla spalla.
R/ — VOTA PVBLICA. Nettuno e l’Africa come nel precedente.
Si tratta quindi di un identico rovescio, e, a quanto mi pare, prodotto dal medesimo conio, applicato a due dritti con teste differenti; perciò quanto s’è detto sul bronzo di Massimiano può essere ripetuto a proposito di quello di Costanzo.