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Questo testo fa parte della raccolta XIII. Da 'Psiche'
XXVII
BUGIE
Con ciò sia cosa che quel che si mira,
quel che si pensa e quel che si figura
non è che un’ombra che gira e rigira,
rosea talvolta e il piú sovente oscura;
e l’amor nostro e la speranza e l’ira
passa col vento, e piú che un fior non dura
e quest’uom che s’allegra o si martira,
sua saldezza non ha che in conghiettura;
con ciò sia cosa che, fatta ogni prova
ed ogni conto, del veder la vita
il sognarla dormendo a me piú giova:
dormiam. L’altre bugie togliermi ponno
la virtú del patirle; alta, infinita
e senza insidie è la bugia del sonno.
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