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Il mar tranquillo, producer la terra
Fiori et erbette, el ciel queto girarsi1,
Gli uccelli più che l’usato allegrarsi,
Quando fuori Eol zeffiro disserra2,
Ò già veduto; se ’l veder non erra,5
Veggio le donne belle e vaghe farsi,
E le bestie ne’ boschi acompagnarsi3,
E pace o triegua farsi d’ogni guerra;
Posarsi i buoi delle fatiche loro4,
E bobolchi5 e pastor sotto alcuna ombra10
Cercare il fresco e riposarsi alquanto.
Ma io, che per amor mi discoloro
E cui disio più che speranza ingombra,
Riposare non posso tanto o quanto6.
- ↑ Senza tempeste o altra perturbazione.
- ↑ Di primavera. Richiama l’immagine che abbiam visto in LXII, 1-4.
- ↑ I maschi con le femmine.
- ↑ Può essere una reminiscenza dantesca (Inf., II, 3).
- ↑ «Bifolchi, agricoltori.»
- ↑ Il son. è condotto sulla stessa trama del XXXIX.
Note
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