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CXV. O sol, ch’allumi l’un’et l’altra vita
Rime - CXIV Rime - CXVI

CXV.


O sol1, ch’allumi l’un’ et l’altra vita,
     Et dentro al pugno tuo richiudi il mondo,
     Poi non ti parve grave il mortal pondo2
     Per ritornarci nella via smarrita,
     Se pietos’oration fu mai udita,5
     Ch’al ciel venisse a te da questo fondo3,
     A me, che ’l mio bisogno non ascondo,
     Presta i benign’orecchi, et sì m’aita.

Io ò, seguendo gli terren diletti
     E i tuo’ comandamenti non curando,10
     Offeso spesso la tua maiestade:
     Or mi ravveggio, come tu permetti,
     Et di tuo’ corte mi conosco in bando;
     Però, di gratia, addomando pietade.

  1. Cristo.
  2. Il peso dell’umana carne.
  3. Da questa valle di peccato.


Note

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