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VIII. Quel dolce canto col qual già Orpheo
Rime - VII Rime - IX

VIII.


Quel dolce canto col qual già Orpheo
     Cerbero vinse e il nocchier d’Acheronte1,
     O quel con ch’Amphion dal duro monte
     Tirò li saxi al bel muro dirceo2;
     O qual d’intorn’al fonte pegaseo5
     Cantar più bel color che già la fronte
     S’ornar d’alloro, con le Muse conte3
     Huomo lodando o forse alcuno deo:
Sarebbe scarso a commendar costei,
     Le cui bellezze assai più che mortali10
     Et i costumi et le parole sono.
     Et io presumo in versi diseguali4
     Di disegnarle in canto senza suono?
     Vedete se son folli i pensier miei!

  1. Caronte.
  2. Di Tebe. Per la menzione del canto d’Amfione cfr. V, 3- 4 e la nota relativa.
  3. «Esperte, dotte.»
  4. «Insufficienti, ìmpari al soggetto.»


Note

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