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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Alessandro Galanti


I


Cantando un dì per queste rive altero
     Men gìa di bella Libertade accanto,
     Che ognor da’ colpi dell’Idalio arciero
     Mi ricoprìa col suo sicuro ammanto.
5Ruppe fuggendo Amor l’arco guerriero,
     Poichè non ebbe di ferirmi il vanto;
     Ma con Ninfa gentil tornò sì fiero,
     Che diede agli occhi in un diletto, e pianto.
E mentre all’improvviso almo splendore
     10De’ lumi suoi tenea gli sguardi io fissi
     Scender sentii mille saette al core.
Colla vezzosa Ninfa allora unissi,
     E lasciandomi solo in man d’Amore,
     Da me lontan la Libertà fuggissi.

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