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Appendice

II
Varianti
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II


VARIANTI


[Notiamo una volta tanto, senza registrarle caso per caso, certe particolaritá di grafia seguite nelle prime edizioni, e cominciate a sparir da quella del 1831. La divisione delle preposizioni dagli articoli: «a la», «de la», «a ’l», «de ’l» ecc. L’uso costante di scrivere intiero l’articolo anche avanti ai nomi che comincian per vocale, tolto nella napoletana del ’35. E lo stesso dicasi degli aggettivi dimostrativi «questo», «questa», «quello», «veruno», «nessuna», ecc. L’uso di scrivere gli articoli maschili sopprimendone la vocale: «’l mondo» invece che «il mondo», uso affatto abbandonato piú tardi, e che va scomparendo dal ’31.

Avvertiamo inoltre che non sono registrate le varianti di interpunzione, e tanto meno gli errori tipografici veri e propri, non rarissimi; che ci sarebbe parso, non ostante l’esempio di dotti uomini, piuttosto ridicola pedanteria che non utile diligenza venire minuziosamente notando.

Le varie edizioni (elencate nella Nota bibliografica), sono qui additate con le seguenti sigle: ediz. Roma, 1818: cr; — Bologna, 1820: cm; Bologna, 1824: cb; — Bologna, 1826: vb; — Firenze, 1831: cf; — Napoli, 1835: cn].


I

All’Italia

Canzone prima, in cb.


cr: Sull’Italia

v. 18. cr, cb: n’hai ben donde
19. cr: il mondo a vincer
21-23. cr, cb, cf: Se fosser gli occhi miei...
Non potrei pianger tanto
Ch’adeguassi il tuo danno e men lo scorno.

v. 47. cr: E polve e fumo
49. cr: Ed oltre al tuo costume
T’affanni e piangi? Or che fia quel ch’io sento?
     cb, cf: E taci e piangi e i tremebondi lumi
52. cr: O Nume, o Nume!
53. cb: per l’altra terra
59. cr: Dolce terra natia,
68-71. cr: l’onde... tutte quelle sponde.
87 sgg. cr: e ’l mondo ammira:
In sempiterno viva
Cari, la vostra fama appo le genti.
Qual tanto, o figli, a sera amor vi trasse?
Come cosí giuliva
L’ora estrema vi parve (cb) apparve
93. cr: Corresti al fato lacrimoso
110. cr: intralciar di tutti — cb. intralciar de’ vinti
     cf: ingombrar de’ vinti.
114. cr: intrisi e brutti
118. cr, cb: Evviva evviva:
120. cr: Fin ch’il mondo quassú favelli ecc.
125. cb: Ara vi fia la tomba
134. cr, cb: Che se ripugna il fato,


II

Sopra il monumento di Dante

Canzone seconda in cb.


cr: Sul Monumento | di Dante | che si prepara in Firenze.

Sopra il M. | di D. | che si prepara in F. | Canzone seconda.
v. 10. cr, cb, cf: Ne c’è... cb, cf: convenga
14. cr, cb, cf: Che se non piangi, ogni speranza e stolta.
40. cr: Forza v’aggiunga,
44. cr: Ma come a voi dirizzerassi il canto
Cui non pur de le cure e de’ consigli
47. cr: I secoli futuri eccelso vanto
49. cr: Come a gran foga ecciteravvi il core
Come a la mente accesa
Crescerá novi raggi e novo ardore?
L’autografo aveva: Rinforzerá la vampa e lo splendore?

v. 60. cr: Mano a lo scalpro. Oh quanti plausi oh quante
Lagrime a voi la bella Italia serba!
61. cr, cf: Lagrime al chiaro avello Italia serba
67. cr: Su l’itale ruine.
74. cr, cb: O de l’Ausonio carme
76. cr, cb: Se di colei che tanto ecc.
91. cr: O secol turpe e scempio!
Qual vedi Italia, ch’era sí meschina
Leggiadro spirto allora ecc.
cb, cf: Quale e da quanto scempio
Vedi guasta ecc. colei
95 e sgg. cr: Or è tal che, rispetto a quel che vedi.
Allor fu beatissima e regina.
Mostrar chi si rincora
Il mal ch’è fia gran che. s’udendo il credi?
cb, cf: Allor beata pur (qualunque intende
A’ novi affanni suoi) donna e reina;
Ch’or nulla, ove non fòra
Somma pietade, assai pietade attende.
L’autografo aveva: Or tale è fatta ch’appo quel che vedi,
Allor, dirai, fu nobile e reina.
100-102. cr, cb: Ma non la Francia scellerata e nera...
Vide l’Italia mia (cb) la patria mia...
108. cr: Di Franche torme il bestial furore
110. cr: opre cattive
132-3. cr: tua dira fortuna.
Qui sí ch’il pianto insino al suol mi gronda
138. cr: Mutato sei...
139. cr: fra le Rutene Orride piagge
147-9. cr, cf: Membravan... dicendo
151. cr: Quando piú bella gioventú ci ride
154-5. cr: Lor triste fato il pallido deserto
E Borea vide e le fischianti selve
158 cr: di neve orrendo mare
Si smozzicar le belve
E fia l’onor de’ generosi e forti
170. cr, cf: che rassomigli.
176. cr, cb, cf: Oh di costei che tanta verga stringe
179. cb, cf: Di sí torbida notte e sí profonda
182 e sgg. cr. cb: Dimmi, la vampa che t’accese è spenta?

Dimmi, né mai rinverdirá quel mirto
Che tu festi sollazzo al nostro male?
E saran tue fatiche all’aria sparte?
v. 188 e sgg. cr, cb, cf: In eterno perí la gloria nostra
E non d’Italia il pianto e non lo scorno
Ebbe verun confine?
194. cr: e se svegliarti
198. cr: Questa d’eccelse menti altrice e scole
cb, cf: Questa di prodi ingegni...
199. cb, cf: Se d’infingardi è stanca

In cf, alla fine del canto, con riferimento al verso «Vide la patria mia l’ultima sera» è questa nota:

L’autore, per quello che nei versi seguenti (scritti in sua primissima gioventú) è detto in offesa degli stranieri, avrebbe rifiutata tutta la canzone, se la volontá di alcuni amici, i quali miravano alla sola poesia, non l’avesse conservata.


III

Ad Angelo Mai

Canzone terza in cb.


v. 1. cm: Italo ingegno
3. cm, cb, cf: e a favellar
5. cm: Sí gran nebbia
12. cm, cb: Serbaro intatti
14-15. cm: Il cielo e ’l fato, italo illustre? e quale
Tanto avvivar fu degno altro mortale?
15. cb: Valor contrasta il duro fato invano?
16. cm: senza divino alto consiglio
23. cm: Che poi ch’è questo — cb: Che dov’è questa
26 e sgg. cm, cb: Tanto e sí strano e tale
... e degli eroi
Dimenticati il nome si dischiude
O patria, o patria, anco in etá si tarda
Chiedendo se ti giovi esser codarda.
31. cm: Spirti sublimi ancor di noi serbate
Qualche speranza

v. 31. cb: Noi miseri la speme aurea non fugga
O gloriosi
33 sgg. cm, cb, cf: A voi certo il futuro
cm, cf: Ignoranza non copre? Io son distrutto
Ed annientato dal dolor
cf: Ed annullato dal dolor
cb: Non velano i destini? Altro che lutto
Sdegnano i sensi miei, che torbo e scuro
M’è l’avvenire.
39-40. cm: Voi non sapete a che siam giunti? È morta
Italia vostra ai vostri figli è scherno
42 sgg. cm: Di vostre eterne lodi
Non è chi pensi, nullo si conforta
Del vostro rimembrar, che di viltade
Siam fatti esempio a qualsivoglia etade.
cb, cf: Di vostre inclite lodi
Tace l’itala riva; egro circonda
Ozio la tomba vostra e di viltade
Siam fatti ecc.
54. cb: né disvelossi
59-60. cm, cb: e l’aere a volo Una favilla ergea
cf: Qualche favilla...
67. cm, cb: Tremolavano ancora
74-75. cm: ... e siede accanto il nulla
Immoto e ne la tomba e ne la culla.
79-80. cb, cf: Cui strider parve in seno a l’onda il sole,
Novo di prore incarco agli infiniti ecc.
80. cm: Pareva udir la sera, a gl’infiniti
84. cm: E vinto
87 e sgg. cm: Ahi ahi che conosciuto...
... ma si scema, e assai piú vasto
È al fanciullin, che a quello a cui del cielo
Gli arcani e de la terra han perso il velo.
91. cm, cb, cf: Nostri beati sogni
97. cm: Sete svaniti...
Ecco descritto il mondo in breve carta
99. cb: e ritrovando
103. cm: per sempre — cb: a l’ammirando
105. cm: E rifugio non resta a i nostri affanni

v. 115. cm, cb: L’ingegno mio
119. cm: È rapito a le cose
121. cm, cb, cf: ... o Torquato a noi promesso
Eri tu allora, il pianto
A te null’altro (cb, cf: non altro) prometteva il cielo
132-3. cm: Tutto un deserto. Onor che giova a un core
Poi che d’inganno uscio? Sorte non danno.
134. cb, cf: L’estrema ora ti fu.
138. cm: Se vuoi strider d’angoscia
146-7. cm: Or si chiama follia
Né livor piú, ma ben piú grave e dura
156. cm: Maschio valor — cb, cf: Disusata virtú non da la mia
158. cm: Scese nel petto — cb, cf: nel core
161. cm: A le schiacciate genti
171. cm: È d’uopo
173 e sgg. cm: Or di riposo
È vago il mondo e scorti
Siam da mediocritá;


IV

Nelle nozze della sorella Paolina

Canzone quarta in cb.


v. 46. cb, cf: Agli atti egregi
50. cb, cf: Non brilla, amando, il cor
65. cb, cf: Il vergognoso tempo abborra e sprezzi
75. cb: Quando reddia
104. cb: Ne’ duri ozi sepolti.


V

A un vincitore nel pallone

Canzone quinta in cb.


v. 6. cb: Fuga de gli anni
13. cb: L’antiche lodi a rinnovar
14-5. cb, cf: Non del barbaro sangue in Maratona
Sparse (cf: Tinse) l’invitta destra.

v. 20. cb: Spesso le chiome polverose
23. cb: Spinse de’ Medi
26. cb, cf: Gli alti gorghi d’Eufrate
33. cb, cf: Son le cure mortali?
38. cb, cf: Ne gli ozi infermi e nudi
Mutò la plebe (cf: gente)
44. cb: Andranno forse
49. cb, cf: Non isvelgono i fati
50. cb: Giade non vieta a le codarde genti
52. cb: Da la pietá. cf: Da ’l sovvenir.


VI

Bruto minore

Canzone sesta in cb.


v. 12. cb: Certo giá di morir
16 e seg. cb: ... e ’l vano
De le trepide larve | Seggio t’accoglie
21. cb: O ne l’etereo sen ludibrio e scherno
33. cb: Se a campar non vale
38. cb: Guerra impavida eterna
46. cb: Violento irruppe
49. cb: Forse i pallidi lustri
50. cb: Gli umani casi
57. cb, cf, cn: a nova legge addusse
58. cb: le infauste luci
68. cb: Al barbaro desio
71. cb: Stirpi il cielo avvivò, l’aprica stanza.
Soli, di Prometeo nipoti, increbbe.
90. cb: Rintronerá la solitaria sede.
98. cb: Ridesterá le valli, o per le balze
La paurosa plebe
101. cb, cf, cm: Oh casi! oh gener frale!
111. cb: Placar feminee grida e laudi ornaro
Di vil caterva
118. cf: O ’l nembo.


VII

Alla Primavera o delle favole antiche

Canzone settima in cb.


v. 15-16. cb: In sempiterno al misero non sono
Di Febo i raggi?
27. cb, cf, cm: (oggi romita | Stanza de’ venti)
29. cb, cf: e a la fiorita Margo ecc.
66. cb: Per nudi scogli e moribonde arene
71. cb: Flebile auge!
73. cb: Non lunge il rinascente anno saluti,
76 sgg. cb: E da nefando suol profugo il giorno.
Ma non cognato a l’empio
Genere il gener tuo; le varie note
Dolor non finge ecc.
91. cb: Rendi a l’ingegno mio;


VIII

Inno ai patriarchi o de’ principii del genere umano

Canzone nona in cb.


v. 2, cb: O di misera prole
3 . cb, cf, cn: lodando appellerá
10. cb, cf: Non la diva pietá, non l’equa impose
15. cb, cf, cn: pervicace ingegno
31-32. cb, cf: occulta Pace regnava
53 sgg. cb: ... l’immonda eruppe
Fama de l’oro, e ne le tarde membra
Domo il vigor natio ecc.
70. cb, cf: A novi liti e novo cielo insegna.
77. cb: Nodrici
94 sgg. cb: ... o su le rive
De l’infecondo mar l’adunca falce
E gli acri gioghi esercitasse il bruno
Agricoltor; ma di suo fato ecc.
96. cf, cn: E guidasse per gioco
99. cb: Visse l’umana gente: a le riposte

v. 110-11. cb: ... Oh ne l’umana
Scellerata baldanza
114. cb: La violata gente
115 cb: a gl’inesperti | Desiri ecc.


IX

Ultimo canto di Saffo

Canzone ottava in cb.


v. 4. cb, cf: ... o desiate e care
19. cb, cf: Vago il tuo manto... e vaga
20. cb: Roscida terra. Ahi de la vostra
37. sgg. cb: Qual de la mente mia nefando errore
... onde sí crudo
Il Ciel mi fosse e di fortuna il senno?
40. sgg. cb, cf: Qual ne la prima etá, mentre di colpa
Nudi viviam si ch’(onde cf) inesperto e scemo
Di giovinezza e sconsolato
43 sgg. cb, cf: ... si devolva
Mio ferrugineo dí? Malcaute voci
cb: Schiude il tuo labbro:
47. cb: Fuor di nostro dolor.
52. cb: Dié ne’ caduchi
57. cb, cf: E ’l triste fallo
62 sg. cb, cf: Del soave licor l’avara ampolla
Di Giove, indi che ’l sogno e i lieti inganni
Perîr di fanciullezza. Ogni piú caro


X

Il primo amore

Elegia I in vb.


v. 3. vb: Ahimè
18. vb: emispero
19. vb: Ma tu inquieto
31. vb, cf: Pensier mi si volgean
32. vb: Talor de’ boschi
33. vb, cf: Susurrar ne prome
48. vb, cf, cn: La voce, ch’altro il fato, ahi, mi togliea
54. vb, cf: e de le rote il fragorio

v. 71. vb: M’era de’ campi il riso
89-90. vb, cf: Contaminar temea sculta ne ’l seno
Come per soffio tersa onda di lago.


XI

Il passero solitario

Ed. per la prima volta in cn.


v. 16. cn: Di tua vita e dell’anno
39. cn: Indugio ad altro tempo


XII

L’Infinito

Idillio I in vb - XI in cf.


v. 4-5. vb, cf: interminato Spazio.


XIII

La sera del dí di festa

La sera del giorno festivo (Idillio II) in vb - XII in cf.


v. 2. vb, cf: in mezzo agli orti e sovra i tetti
cn: e in mezzo agli orti e sovra i tetti.
3. vb, cf: La luna si riposa e le montagne
Si discopron da lungi.
7. vb: ché
9. vb, cf: e giá non pensi o stimi
16. vb, cf: fuor che di pianto
20-21. vb, cf: ... Non io certo giammai
Ti ricorro al pensiero. Intanto io chieggio
25. vb, cf: Sento non lunge ecc.
32. vb, cf: ... e si travolge il tempo
38-39. vb: Tutto è silenzio e pace e tutto cheto
È ’l mondo, e più di lor non si favella.
«Non si favella» anche in cf.
43. vb: ... e per la muta notte
Questo canto ch’udia per lo sentiero
46. vb: Al modo istesso
cf: Pur similmente


XIV

Alla luna

Le Ricordanze (Idillio III in vn - XIII in cf).


v. 2. vb: Che, or volge un anno, io sovra questo poggio
3. vb, cf: Venía carco
vv. 13-14. Mancano in vb, cf, cn, che hanno:
... Oh come grato occorre
Il sovvenir de le passate cose
Ancor che triste e ancor che ’l pianto duri.


XV

Il sogno

Il Sogno (Idillio IV in vb - XIV in cf).


v. 3. vb: i primi raggi
4. vb: in su l’ora
12. vb: Vivi tu, disse
15. vb: ... né che tu fossi
Mai per saperlo io mi credeva e questo
M’era cagion di piú crudele affanno
19. vb: Certo ch’io ’l temo.
21. vb: Oblivion ricopre
24. vb: L’ultima volta, or è gran tempo
33. vb: Di quella speme cui la tomba estingue
cf: Di quella speme cui la terra opprime.
34. vb, cf: Vano è 'l saper
61 sg. vb, cf: ... dimmi: d’amore
Giá non favello, ma pietade alcuna
Del tuo misero amante in sen ti nacque?
67 sg. vb, cf: ... se una volta pure
Mercé ti strinse di mia negra vita
Consentimi ch’io ’l sappia e mi soccorra
95. vb, cf: L’amor che mi giurasti


XVI

La vita solitaria

La Vita solitaria (Idillio IV in vb - XIV in cf).


v. 6. vb, cf: Stille tramanda
12 sg. vb, cf: Vidi e conobbi assai, dove si piglia (prende cf)
Lo sventurato a scherno, e sventurato
Io nacqui e tal morrò (e vivo cf) deh tosto
15. vb, cf: ... pur mi concede
24. vb, cf: Sopra
43. vb, cf: Mi sovviene il tempo
95. vb, cf: Ed io soleva ancora
99. vb: Umani volti al mio guardo scopria.
107. vb, cf: Se lena e core.


XVII

Consalvo

Ed. per la prima volta in cn.


v. 108. cn: a sostenerla


XVIII

Alla sua donna

Alla sua donna (Canzone decima in CB - XVI in cf).


v. 2. cb, cf: m’insegni
25. cb: Se vera e tal qual io pensando esprimo


XIX

Al conte Carlo Pepoli

Epistola al conte Carlo Pepoli (MDCCCXXVI in vb - XVII in cf).


v. 42. vb: Condur sappiamo e malgradito il tempo.
51. vb, cf: divizia
66. vb, cf: e le ville e i teatri, o giochi e feste

68-69. vb, cf: ... a lui non parte
Mai da le labbra il riso
89 e 91. vb: Avvi
105. vb, cf: Studio del vero e di ritrarre in carte

Di questa Epistola, sotto il titolo veramente singolare, Di un singolare autografo di G. L., il Viani pubblicò un testo, dando in margine molte parole ed espressioni, tra cui il poeta, componendo, era incerto, o esempi giustificativi di vocaboli; tutto insomma il materiale grezzo della composizione della poesia leopardiana (Studi filologici di G. L., Firenze, Lemonnier, 1853, pag. 348). Non ho creduto di doverne tener conto, perché lo stesso lavoro di spoglio si dovrebbe fare su tutti gli autografi del poeta.


XX

Il risorgimento

(XVIII in cf).


v. 113 sg. cf: Non l’estirpar: non vinsela
Il fato e la sventura:
Non la domò la dura
Tua forza, o Veritá
v. 118. cf: Ben so che il ver discorda
121 sg. cf: Del nostro ben sollecita
Non fu; de l’esser solo:
Fuor che serbarci al duolo, ecc.


XXI

A Silvia

(XIX in cf).


v. 1. cf: Sovvienti — cn: rammenti
41. cf: Consumata
49. cf: Anco ripetuto al v. 51:
60. Nell’autografo: Ne la stagion fiorita: variante in margine di
All’apparir del vero.


XXII

Le ricordanze

(XX in cf).


v. 11. cf: De la sera
57. cf, cn: e un dolce sovvenir
96. cf, cn: Sarammi accanto e fia venuto il fine
120. cf: O primo tempo giovanile
142. cf: e dove Mesto riluce, ecc.


XXIII

Canto notturno d’un pastore errante dell’Asia

(cf XXI - di un pastore vagante).


v. 15. cf: Altro pur non ispera
85. cf: e quando miro in cielo arder le stelle;
Questi pensieri in mente
Vo rivolgendo assai gran tempo, e dico:
A che tante facelle?


XXIV

La quiete dopo la tempesta

(XXII in cf).


51. cf, cn: Prole degna di pianto


XXV

Il sabato del villaggio

(XXIII ed ultimo di cf).


v. 19. cf: A la luce del vespro e de la luna.

Le poesie da XXVI a XXXI, comparse per la prima volta in cn, non sono state ricorrette.


XXXII

Palinodia al marchese Gino Capponi


v. 4. cn: l’etá ch’or si rivolge
29. cn: dal Nilo all’Orse,
30-31. cn: ... correr dell’alma
Perfezion della comune e vera
Felicitá sull’orme
46 sg. cn: Né maraviglia fia s’anco le querce
Suderan latte e mele, e danzeranno
D’un valse all’armonia
61 sg. cn: ... anzi coverta
Fia di stragi l’Europa e fien le parti
Che immacolata civiltade illustra
Di lá dal mar d’Atlante ove sospinge
Contrarie in campo ecc.
136. cn: ne le braccia accoglie
155. cn: Di sassolini — e al v. 159 sassi
193-94. Mancano in cn.
214. cn: quel che ier deridea.
239. cn: Memoranda sentenza
252. cn: I pubblici bisogni.

Le XXXIII e XXXIV furon dal P. preparate per l’ed. parigina, e vennero in luce solo nel 1845. Nella Ginestra il Ranieri, non si sa perché, non si è strettamente attenuto alle correzioni leopardiane che si veggono nel manoscritto, e al v. 38 stampò «innalzar con lode», che era stato corretto in «esaltar»; al v. 158 ha lasciato «piagge», che era stato corretto «rive»; e sopra tutto dopo il v. 64 ha lasciato:

E ben facil mi fôra
Imitar gli altri e vaneggiando in prova
Farmi agli orecchi tuoi cantando accetto;

versi che si vedono chiarissimamente cancellati dalla mano e dall’inchiostro medesimo di cui son le altre correzioni.

Le XXXV (Imitazione) e XXXVI (Scherzo) le quali, come si intende, son rispettivamente XXXIII e XXXIV in cn, non presentan differenze.

Frammenti


XXXVII: È: Lo spavento notturno Idillio quinto in vb.

v. 19. vb: in guisa ch’io m’accapricciava.


XXXVIII: Sono i vv. 40-55 dell’Elegia II in vb, con correzioni:

v. 1. Intanto io grido e qui vagando intorno
6. In tal dí, poi che l’alba erasi desta
9. Pietate al mondo
10. Or prorompi a procella.


XXXIX:

v. 41. cn: A tal che si era scosso e svolazzava


XL:

v. 21. cn: Al nero Lete addutto
24. cn: Dall’egre cure.


XLI:

v. 24. cn: La dubbia etá commetti.

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