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PREGHIERA.
NORMA.

Casta Diva, che inargenti
Queste sacre antiche piante,
A noi volgi il bel sembiante
Senza nube e senza vel.
Tempra tu de' cori ardenti,
Tempra ancor lo zelo audace,
Spargi in terra quella pace
Che regnar tu fai nel ciel.

TUTTI.

A noi volgi il bel sembiante
Senza nube et senza vel.

NOR.

Fine al rito; e il sacro bosco
Sia disgombro dai profani,
Quando il Nume irato e fosco
Chiegga il mangue dei Romani,
Dal druidico delubro
La mia voce tuonerà.

TUTTI.

Tuoni: e un sol del popol empio
Non isfugga al giusto scempio;
E primier da noi percosso
Il proconsole cadrà.

NOR.

Si: cadrà... punirlo io posso...
(Ma punirlo il cor non sa.)
(Ah! bello a me ritorna
Del fido amor primiero;
E contro il mondo intiero
Difesa a te sarò.

CORO.

Sei lento, si, sei lento
O giorno di vendetta;
Ma irato il Dio t' affretta
Che il Tebro condannò.

NOR.

Ah! bello a me ritorna
Del raggio tuo sereno
E vita nel tuo seno
E patria e ciel avrò.)
Ah! riedi ancora qual' eri allora
Quando, ah! quando il cor ti die.


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