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Questo limpido rio, ch'ai prato in seno Apri i fonti superni, e larga a queste
Questo testo fa parte della raccolta Girolamo Fontanella

XI

LA TERRA ASSETATA

     Cento bocche la terra apre anelante,
domandando pietá, venendo meno,
e, da l’armi del Sol trafitta il seno,
mostra le piaghe al ciel, focosa amante.
     Qual Mongibello di calor fumante,
bolle ai raggi del Sol l’arso terreno
e sembra, di sudor sparso e ripieno,
converso in fonte il peregrino errante.
     Cèlisi il pesce pur nel salso fondo,
ché fin lá dentro a quel ceruleo umore
ferito vien dal sagittario biondo.
     Sí fiero hanno i mortali aspro calore,
che se ’l diluvio ritornasse al mondo,
stilla non spegneria di tanto ardore.

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