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III1


Che far potea la sventurata, e sola
     Sposa di Collatino in tal periglio?
     Pianse, pregò: ma in vano ogni parola
     Sparse, in vano il bel pianto uscì dal ciglio.
Come a Colomba, su cui pende artiglio,
     Pendeale il ferro in sull’eburnea gola:
     Senza soccorso, oh Dio, senza consiglio,
     Che far potea la sventurata e sola?
Morir, lo sò, pria che peccar dovea:
     Ma quando il ferro del suo sangue intrise
     Qual colpa in sè la bella Donna avea?
Peccò Tarquinio, e il fallo ei sol commise
     In lei, ma non con lei: ella fu rea
     Allora sol, che un innocente uccise.

  1. Si scusa Lucrezia.

Note

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